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Il film della Ternana dei record – Maggio, la torta e la ciliegina

Aspettando la nuova stagione, abbiamo ripercorso insieme, mese per mese e attraverso cronache e immagini, l’annata trionfale delle Fere.

Eccoci alla fine del nostro film della stagione dei record. La storia finisce nel mese di maggio, con gli atti finali dell’annata. La Ternana che ha dominato il campionato, chiude in bellezza, vincendo la Supercoppa di Lega Pro, riservata alle tre vincitrici dei tre gironi di serie C, vincendo la gara decisiva nientemeno che in un derby con il Perugia all stadio Liberati. Meglio di così, proprio, non si sarebbe potuto fare. Cala il sipario su una stagione indimenticabile, talmente bella che più volte l’allenatore Cristiano Lucarelli, durante le varie fasi del campionato, aveva detto: “Vorrei che non finisse mai più, per quanto è bella“. Ultima di campionato (persa, ma tanto ormai non conta più), più le due sfide di coppa. Sono le tre partite ufficiali, le ultime, giocate nel mese. Poi, tutti in vacanza. O quasi. Il presidente Stefano Bandecchi, così come il direttore Luca Leone e l’allenatore Lucarelli, sono sempre al lavoro, per cominciare a gettare le basi della stagione successiva. Bandecchi, in un primo momento, lascia tutti sulle spine dicendo di non essere ancora sicurissimo di andare avanti. Poi, però, scioglie ogni dubbio e rassicura tutti: “Almeno per tre anni, ci sarò io“.

LA RIVALSA DI UNA CITTA’. Non è solo la squadra. Qui, la cosa, è di un’intera città. Se è vero, come si diceva negli anni Settanta, che Terni è un esempio di come una squadra di calcio possa fondersi al meglio con la realtà della città che rappresenta; ecco che una vittoria così importante e così schiacciante porta i tifosi a sentirsi orgogliosi di essere ternani. E stavolta, sull’onda della Ternana che li ha entusiasmati e che ha sfidato spesso anche l’impossibile, cominciano a chiedere a gran voce la restituzione della dignità alla città, anche sul piano sociale e politico. La raccolta di firme per il nuovo stadio, la nuova clinica, il riequilibrio dei posti della sanità e il nuovo ospedale cittadino, arriva quasi a sfiorare la quota qundicimila. Un successone. E’ il segnale di una Terni che vuole rialzare la testa, partendo dal calcio ma sviluppando da esso nuovo volani. La proprietà della Ternana, su questo, fa la sua parte. C’è l’associazione Terni col cuore che intende aiutare il tessuto economico e sociale della città e ci sono Bandecchi e l’Unicusano pronti a investire non solo sul calcio ma anche in altri settori. Proprio Bandecchil, al quale fa eco mister Lucarelli, lancia a tutta Terni un invito che dice tutto: “Terni non deve sentirsi nata per tribolare, ma per comandare, per dire la sua“. Terni, dunque, non più seconda a nessuno e non più succube di altri. La città, adesso, vuole una nuova dignità per procedere a un suo nuovo sviluppo, per scrollare via un tessuto economico fin troppo logorato. Questo, grazie anche ai successi della sua squadra di calcio. E non è poca cosa.

IL BOTTO FINALE. Tre sole partite, dunque. Il mese di maggio, in campo, porta questo, alla Ternana. Il finale di stagione, con l’ultima giornata del campionato e le due partite di Supercoppa di Lega Pro, con il Como e i cugini del Perugia come avversarie, in quanto anch’esse vincitrici dei loro rispettivi gironi. La fine del campionato non è delle più esaltanti. La squadra arriva allo stadio accompagnata dal calore dei tifosi, ch scortano il pullman fino al Liberati. Si gioca in notturna, contro la Juve Stabia, con tanto di fuochi d’artificio fatti dai tifosi e con una casacca di gioco celebrativa, ispirata agli anni Sessanta, da mettere poi all’asta per beneficenza. In campo, però, vincono gli avversarti, per 4-3 (fare click qui per rivedere la cronaca della partita), in una gara rocambolesca, caratterizzata anche dagli errori dei due portieri, coi rossoverdi in svantaggio, poi avanti nel punteggio, quindi di nuovo raggiunti e superati nel finale (fare click qui per rivedere la fotogallery del match). Finito il campionato trionfale, pensiero alla supercoppa. Lucarelli è esplicito: “Puntiamo a  vincerla“. Per regalare l’ennesima soddisfazione ai tifosi, ma anche per mettere a tacere le voci di chi comincia a dire che la coppa dimostrerà i veri valori delle tre vincitrici di girone, affermando anche che la Ternana avrebbe vinto il raggruppamento meno difficile dei tre (strano, però, che nessuno voglia mai giocarci…). Il sorteggio mette di fronte Perugia  e Como al Curi. Vince il Perugia 2-1. La Ternana subentra prima in trasferta col Como, poi in casa col Perugia nell’ultima e forse decisiva partita. A Como, la squadra di Lucarelli ritrova lo smalto e domina gli avversari, vincendo 3-0 (fare click qui per rivedere la cronaca della partita), pur non mostrando la stessa brillantezza del campionato. Ma è ugualmente una prova che fa ben pensare (fare click qui per rivedere la fotogallery del match). Ternana e Perugia appaiate a 3 punti, ma la Ternana ha la differenza reti migliore. Dunque, al Liberati, nella sfida decisiva del 22 maggio, basterebbe alle Fere pure il pareggio. Ma la Ternana non si accontenta. Proverà a vincere, contro un Perugia che dovrà per forza farlo. Anche perché c’è una ciliegina da regalare ai tifosi, sulla torta di una grande annata. Il derby vede un Perugia più intraprendente, ma la squadra di Lucarelli tiene botta. Le parate di Iannarilli e poi il gol di Salzano (decisivo, il centrocampista, anche nello sbloccare la partita a Como) piegano il Perugia con un semplice ma efficace 1-0 (fare click qui per rivedere la cronaca del derby), che mette una volta per tutte la parola fine non solo alla coppa, vinta a mani basse dalle Fere, ma anche alle chiacchiere da bar sui valori dei gironi (fare click qui per rivedere la fotogallery del derby). I tifosi sono in delirio, sia dalle loro abitazioni dove hanno seguito la partita in tv in diretta Rai, sia in via Leopardi dove un nutrito gruppo di sostenitori è lì a far sentire da fuori la voce. In campo, è una scena simile a quella del dopo Ternana-Cavese: giocatori, allenatore, presidente e dirigenti a ricevere, al Liberati, la Supercoppa, strappata proprio ai cugini del Perugia, con Carlo Mammarella, pronto a ritirarsi dal calcio giocato, al quale viene concesso l’onore di sollevare per primo il trofeo (fare click qui per rivedere la fortogallery della premiazione). La ciliegina sulla torta, è servita. In città esplode l’entusiasmo. Caroselli, feste, fumogeni, bandiere, tripudio riservato al pullman della squadra. La Terni sportiva ringrazia i suoi beniamini del rettangolo verde e lo fa colorando la città (fare click qui per rivedere il video dei festeggiamenti dei tifosi sotto al pullman della squadra). La stagione è finita. Nel migliore dei modi. Con un campionato stradominato, la promozione in serie  B, tanti record e la Supercoppa vinta, soffiata nell’ultima gara proprio al Perugia nel derby. E con la stagione, finisce qui anche il nostro racconto, nel quale abbiamo vissuto di nuovo tutto il 2021-2022 rossoverde.

10 – fine

LE ALTRE PUNTATE.

1 – Agosto, qui comincia l’avventura

2 – Settembre, si prende forma

3 – Ottobre, il diesel si scalda

4 – Novembre, è ‘hammer-time’

5 – Dicembre, già campioni di inverno

6 – Gennaio, il carro armato avanza

7 – Febbraio, il calo che non arriva

8 – Marzo, l’affondo decisivo

9 – Aprile, che la festa cominci!

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