Il 27 giugno del 2020 la sconfitta delle Fere contro la formazione Under 23 bianconera, nell’atto conclusivo del torneo di Serie C a Cesena

Il 27 giugno del 2020 la Ternana si ritrovava di fronte alla Juventus per giocarsi un trofeo. Ovviamente, la formazione bianconera era quella Under 23, alla seconda stagione di attività dopo la fondazione nel 2018 della squadra B del club torinese.

Per la seconda volta nella storia le Fere si presentano in finale di Coppa Italia di Serie C, dopo averla persa nel 1981 contro l’Arezzo. La compagine di Gallo e quella di Pecchia, oltre al successo del torneo, si contendono anche un posto direttamente nella fase finale dei playoff, senza passare dai turni preliminari, visto il piazzamento un po’ attardato nella classifica dei rispettivi gironi. La cornice è lo stadio ‘Manuzzi’ di Cesena, che evoca bei ricordi ai tifosi rossoverdi, ma stavolta è deserto, visto che la partita si disputa in pieno periodo Covid.

E’ la prima sfida ufficiale che si rigioca dopo più di tre mesi dallo stop del campionato a causa della pandemia, con tutto quello che ne consegue a livello di condizione fisica e psicologica. La gara comincia, infatti, con un minuto di silenzio per commemorare le vittime del Coronavirus. Le cose sembrano mettersi subito bene per la Ternana, che dopo appena 6 minuti passa in vantaggio grazie ad uno straordinario calcio di punizione di Mammarella, che supera la barriera e lascia di sasso il portiere bianconero Nocchi.

E’ un fuoco di paglia, visto che al 10′ viene concesso un calcio di rigore, molto discutibile, a Brunori, per un presunto fallo di Russo sull’attuale attaccante del Palermo, che poi trasforma dal dischetto. Le Fere reagiscono e creano occasioni con Paghera e Partipilo, ma ad andare più vicino al raddoppio è la Juve con la traversa di Del Sole. La rete del definitivo vantaggio bianconero arriva poco prima dell’intervallo con Rafia, abile a raccogliere una corta respinta di Parodi in area. Nella ripresa la squadra di Pecchia si divora il gol del ko prima con Wesley, poi con Portanova. Le speranze di pareggio rossoverdi sono annullate da Nocchi, che si supera sui tiri da fuori di Mammarella e Salzano. Le Fere finiscono in 10 per l’espulsione di Defendi, ma ci provano fino all’ultimo, ma anche il tentativo di Palumbo viene neutralizzato dal portiere e così la Coppa sfuma.

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