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Per la Ternana sono 14: tutte le promozioni della storia del club

Dal lontano 1927 fino all’impresa delle Fere dei record di Lucarelli, passando per la serie A, ecco le squadre vincenti.

La prima promozione centrata sul campo, nella stagione 1926-27 più di novant’anni fa, quando la Ternana calcio aveva appena due anni di età. Ha cominciato presto, la squadra rossoverde, a dare soddisfazioni alle sua gente. Fino ad arrivare alle imprese della Ternana dei record guidata da Cristiano Lucarelli, dominatrice assoluta in serie C nel 2020-2021. Una storia fatta di ben quattordici promozioni, due delle quali in serie A entrambe risalenti alla prima metà degli anni Settanta. Escludendo, ovviamente, ogni salto di categoria avvenuto non sul campo (ad esempio,m ripescaggi o ammissioni in serie superiori per meriti pre e post bellici), ripercorriamo tutte le annate della storia della Ternana in cui a fine stagione la squadra e i tifosi hanno brindato alla vittoria e alla promozione in una divisione maggiore.

Ternana 1926 tratta dal libro "Fra storia e leggenda", di Giorgio e Christian Armadori
1926-27

I PRIMI DECENNI. In occasione del primo alloro della storia, quello del 1926-27, la Ternana venne promossa dalla Seconda divisione sud alla Prima divisione (equivalente alla attuale serie B). In quella stagione, la squadra riuscì a vincere il raggruppamento B della sua serie di competenza. La squadra si chiamava ancora Unione sportiva Terni. Vinse un raggruppamento composto da 7 squadre, nel quale era la sola umbra tra tutte laziali. le altre avversarie, infatti, erano le quattro romane Us Roma, Ardita, Juventus e Vittoria; la Civitavecchiese e la Tivoli. Vinse con 19 punti, davanti alla Us Roma con 16 e all’Ardita con 13. Imponendosi in quel girone, la squadra conquistò di diritto l’accesso alle fasi finali nazionali, quelle poi decisive ai fini della promozione. Fu vittoria anche lì, sebbene la promozione sia arrivata solo in uno spareggio dopo un girone a quattro squadre. In classifica, infatti, arrivò prima con 9 punti al pari del Savoia di Torre Annunziata, a spese della Messinese e dell’umbra Tiferno. Si spareggiò a Roma, al Velodromo Appio (nel quartiere Tuscolano), il 17 luglio 1927, con vittoria sui campani per 1-0, grazie al gol partita segnato da Carlo Alberto Carotti. Otto ani dopo, nel 1934-35, arriva la vittoria del girone di Seconda divisione umbra (dopo che anni prima aveva rinunciato alla Prima), con 6 punti ottenuti in un semplice e breve triangolare con Tiferno e Perugia II. Nel campionato 1937-38 in Prima divisione Lazio (ai tempi, quarto livello del calcio italiano), ecco la seconda promozione, stavolta sotto la denominazione di Polisportiva Mario Umberto Borzacchini, con la conquista dell’accesso al campionato di serie C. Arrivò seconda nel girone laziale con 23 punti, ma la prima classificata con 25 punti, la Roma B fatta di riserve della prima squadra, poteva gareggiare ma non poteva essere promossa. Nel girone anche la Lazio B, Il Trastevere, l’Italia Nuova, Il Sora, la Littoria, la Teverecalcio e la Supertessile Rieti. nello stesso anno, la formazione ternana vinse anche la Coppa dell’Italia centrale, primo e unico trofeo nazionale e interregionale vinto nella storia.

1953-54
1963-64

IL DOPOGUERRA. Bisogna andare al dopoguerra, per un altro salto di categoria. Nel 1953-54, la squadra riuscì a cogliere la sua prima promozione in una serie superiore, quarta in assoluto della sua storia, con la nuova e definitiva denominazione di Ternana. Campionato di Promozione umbra. La squadra rossoverde vinse il suo raggruppamento, conquistando l’accesso alla IV serie. Primo posto con 44 punti (tanti, per un torneo a 14 squadre e con i due punti alla vittoria), davanti alla Virtus Spoleto con 38 e al Bastia con 34. Fu la stagione in cui la squadra ottenne una striscia di 11 vittorie consecutive, record rimasto tale negli anni, poi eguagliato e quindi battuto solo dalla Ternana di Lucarelli del 2020-2021. Una stagione trionfale nella quale la Ternana vide anche un suo calciatore vincere la classifica marcatori del raggruppamento: Giancarlo Aquilini, con 24 gol fatti. Esattamente dieci anni dopo, nella stagione 1963-64, arrivò un altro campionato vinto. La IV divisione nella quale i rossoverdi erano saliti dieci anni prima, era diventata nel frattempo serie D. In quell’anno fortunato, la squadra era inserita nel girone D, raggruppamento interregionale a 18 squadre, in cui erano incluse formazioni di Umbria (oltre alla Fere, c’erano il Foligno e il Città di Castello), Marche, Abruzzo, Emilia Romagna e Molise. Rossoverdi primi con 46 punti, con un punto di vantaggio sulla Fermana alla fine di un bel testa a testa che vide decisivo proprio il successo per 2-0 a Fermo alla terzultima giornata con doppietta di Corrado Perli. Significò promozione in serie C. Successo anche in classifica marcatori, con Sergio Tonini che vinse con 20 gol, davanti allo stesso Perli con 19 che giunse secondo. Gli anni sessanta portarono alle Fere nuove soddisfazioni. Fu in quel decennio, infatti, che cominciò una importante escalation. Nel 1967-68, infatti, arrivò la serie B, grazie alla squadra che vinse il campionato di serie C, nel girone C, imponendosi con 52 punti e spuntandola per un solo punto sulla Casertana. Terzo posto in classifica per il Taranto, a quota 47. Un raggruppamento a 19 squadre in cui le Fere si ritrovarono a fronteggiare formazioni di Campania, Puglia, Sicilia, Calabria e Abruzzo. L’anno successivo a quella promozione vide la città dotarsi del nuovo stadio. E così, le Fere passarono dal vecchio e leggendario campo di viale Brin dietro alle acciaierie (La Pista, come lo chiamavano i tifosi) al nuovo e più moderno impianto intitolato al campione di motociclismo Libero Liberati.

1971-72

DALLA STORIA  ALLA DECADENZA. Proprio il nuovo campo di gioco, sembrò portare ancora più fortuna alla Ternana. Gli anni Settanta toccarono l’apice, a livello di partecipazioni nelle gerarchie del calcio italiano, per le Fere. Ben due, nel giro di pochissimi anni, le promozioni dalla serie B alla serie A. Nella prima occasione, fu grazie al campionato di serie B vinto nell’annata 1971-72, con la squadra che arrivò prima nel campionato cadetto, vincendo il torneo con 50 punti e risultando promossa in serie A insieme alla Lazio (seconda con 49 punti) e il Palermo (terzo con 48). Per la città di Terni e per i colori rossoverdi, fu un traguardo storico, visto che la Ternana risultò la prima squadra umbra della storia a toccare la serie A. L’anno dopo, in massima serie, finì con l’immediata retrocessione, ma l’anno successivo, nel 1973-74, ecco la seconda promozione in A, stavolta grazie a un  terzo posto raggiunto ma a una sola lunghezza dalla vetta. La squadra fece in tutto 50 punti e venne preceduta solo dall’Ascoli e dal Varese che arrivarono appaiate al primo posto a quota 51. L’anno dopo, nuova retrocessione e nuovo ritorno in serie B. Fu l’inizio di un’epoca difficile, in cui la Ternana non vinse più alcun campionato e si ritrovò in una fase di declino durata fino quasi alla fine degli anni Ottanta. Dopo quei due campionati di serie A, infatti, seguirono solo retrocessioni, arrivate nel 1980 dalla serie B alla C1 e nel 1986 dalla serie C1 alla C2.

1988-89
1991-92

DAI FALLIMENTI ALLA RINASCITA. Anni difficili, gli Ottanta, sfociati anche nel primo fallimento della storia del club, quello della gestione Migliucci nel 1998. ma proprio in quell’anno, cominciò una nuova svolta, con una società nuova, una nuova squadra e una nuova gestione tecnica. Fu subito un successo. Nel 1988-89, dopo tanti anni di amarezze, ecco la Terni sportiva di nuovo gioire, grazie alla promozione dalla serie C2 alla C1 ottenuta l’11 giugno 1989, nello spareggio di Cesena ai rigori contro il Chieti, con quindicimila ternani sugli spalti del Manuzzi. Spareggio che fu indispensabile, in quanto Ternana e Chieti arrivarono seconde a pari punteggio nel girone C della C2, vinto dalla Fidelis Andria che prese il primo dei due posti disponibili per salire di categoria. La città intera festeggiò in massa quella promozione, ricordata negli anni a seguire come una delle più emozionanti di sempre. Un successo con il quale la squadra riaccese tanto entusiasmo nel cuore di una tifoseria che aveva vissuto troppe delusioni recenti e aveva dovuto ingoiare bocconi amari. Tre anni in C1 ed ecco un’annata in cui si passò dai sogni di gloria a un altro brusco e amaro risveglio nel giro di una mezza estate. Nel 1991-92, la Ternana tornò a primeggiare anche in serie C1, azzeccando un campionato quasi perfetto e guidato dall’inizio fino alla fine, coinciso anche con due vittorie in altrettanti derby col Perugia disputati. Nel girone B della serie C1 di quell’annata, le Fere vinsero il campionato e ottennero il ritorno in serie B dopo 12 anni di assenza. Fu il tripudio e la gioia per una piazza intera, visto che quella squadra aveva riportato le Fere nella serie cadetta facendo dimenticare gli anni più difficili. Ma nonostante la gioia e i sogni dell’inizio di un nuovo ciclo, ecco la doccia fredda del secondo fallimento, coinciso prima con l’immediata retrocessione in serie C1 da ultima in classifica, poi con la cancellazione della società dalla geografia del calcio professionistico e la ripartenza addirittura dai dilettanti. Per uscire dal campionato interregionale, dopo due anni di purgatorio in serie D, ci volle il ripescaggio in serie C2 avvenuto nell’estate del 1995, per tornare nel calcio professionistico e arrivare a giocarsi nuove chances di riscossa.

1997-98

IL DOPPIO SALTO. Il ritorno tra i professionisti dopo i due anni di dilettantismo, aprì la pista al periodo in cui la Ternana, dal punto di vista calcistico, cominciò a rialzare la testa. Negli anni Novanta, caratterizzati da parecchie emozioni sul piano calcistico, le Fere riuscirono in poco tempo a tornare nel calcio che conta a livello nazionale. In soli dodici mesi, due gioie consecutive e il doppio salto di categoria. Prima dalla serie C2 alla C1, promozione arrivata nel campionato 1996-97. Vittoria delle Fere nel girone B e promozione diretta sul campo. La gioia arrivò in un turno infrasettimanale, giovedì 15 maggio 1997, nella trasferta di Fano, con tanti ternani accorsi nonostante il giorno feriale. L’1-0 con gol di Bellotto nella sfida del turno conclusivo permise ai rossoverdi di mantenere un punto di vantaggio sul Livorno, dopo un testa a testa in cui i rossoverdi ottennero 8 vittorie consecutive nelle ultime 8 partite. Finì con la Ternana a 71 punti e il Livorno (battuto all’ultima dall’Arezzo) a 67. Il ritorno in C1 non fu, però, l’ultimo traguardo di quella squadra, che l’anno successivo, nella stagione 1997-987, con alcuni ritocchi alla squadra di base intraprese una marcia importante nel girone B, arrivando seconda dietro al Cosenza (promosso direttamente in B) e arrivata a fine stagione con una sola partita persa, a Catania, dopo un lungo periodo di imbattibilità in campionato. Il ritorno in serie B arrivò nella finale dei playoff ad Ancona, allo stadio del Conero, contro la Nocerina. Vinse 1-0 la Ternana, dopo i tempi supplementari, con gol di Antonio Arcadio. Era il 15 giugno 1998. Per la Ternana, ecco un nuovo ciclo fatto di 8 campionati in serie cadetta, anche se tra alterne fortune e una retrocessione nel 2002 annullata dal ripescaggio per la cancellazione della Fiorentina.

2011-2012 (foto ufficiale)

GLI ANNI DUEMILA. Due, le promozioni nel nuovo millennio. La Ternana, retrocessa dalla serie B nel 2006, dovette attendere 6 lunghi anni trascorsi nel campionato di serie C, nel frattempo con la nuova denominazione di Prima divisione di Lega Pro, prima di tornare a conquistare la cadetteria. Ci riuscì, in un’annata particolare, la squadra del 2011-2012, collocata in un momento storico difficile per i colori rossoverdi, con divergenze e dissapori tra la società e la tifoseria e con la squadra lasciata praticamente in balia di sè stessa. Basti pensare che l’anno prima era retrocessa dalla prima alla seconda divisione (poi ripescata in prima) nel doppio turno di playout col Foligno e con la gara di ritorno giocata al Liberati davanti a poco più di 230 persone. Serviva una svolta, per riportare i tifosi allo stadio. Arrivò una squadra che giocava bene, fatta di calciatori pronti a dare il massimo in campo e i risultati sul campo furono strepitosi. Campionato vinto, nel girone A, con 65 punti, davanti al Taranto con 63 (penalizzato di 7 punti) e il Carpi con 61. Promozione diretta e grande entusiasmo in città, con verdetto arrivato il 25 parile 2012 con due turni di anticipo. Dopo la freddezza e l’indifferenza degli ultimi anni del primo decennio dei Duemila, ecco di nuovo la piazza ternana vicina alla squadra. Sei anni di serie B, poi la nuova retrocessione nel campionato di Lega Pro, tornato nel frattempo a chiamarsi serie C ma ridotto a un solo livello (la C2, o Seconda divisione, non c’era più). Tre anni di limbo in quella categoria e poi il trionfo della squadra del 2020-2021, arrivata a riportare ancora una volta in serie B i colori rossoverdi, stavolta dominando il girone C e restando quasi sempre prima in classifica con un vantaggio ampio e consistente dal secondo posto. Un vero dominio, culminato con la promozione aritmetica arrivata il 3 aprile 2021, con 4 giornate ancora da giocare.

I PRESIDENTI E GLI ALLENATORI. Vediamo tutti i ‘frontmen‘ di queste quattordici promozioni della storia della Ternana. A prendersi la gloria, sono stati in tutto tredici presidenti e dodici allenatori. Tra i massimi dirigenti, c’è Giorgio Taddei che ha avuto l’onore di viverne due, di promozioni, le due in serie A del 1972 e del 1974. Tutti gli altri ne hanno una e sono Gherardo Gazzoli nel 1927, Loris Cambioli nel 1935, Luigi Bixio nel 1938, Luigi Michiorri nel 1954, Renzo Nicolini nel 1964, Fernando Creonti nel 1968, Gaspare Gambino nel 1989, Rinaldo Gelfusa nel 1991, Alberto Gianni nel 1997, Luigi Agarini nel 1998, Francesco Zadotti nel 2012 e Stefano Bandecchi nel 2021. Tra gli allenatori, invece, ad aver ottenuto due promozioni sono stati Corrado Viciani  nel 1968 e nel 1972 e Luigi Del Neri nel biennio 1996-97 e 1997-98. Le altre avventure vincenti hanno visto in panchina Robert Winkler nel 1927, Enrico Fancelli nel 1935, Bela Karoly nel 1938, Oreste Cioni nel 1954, Riccaredo Carapellese nel 1964, Enzo Riccomini nel 1974, Claudio Tobia nel 1989, Roberto Clagluna nel 1991, Domenico Toscano nel 2012 e Cristiano Lucarelli nel 2021.

2020-2021

La foto del 1926-27 è tratta da “Tra storia e leggenda” di Giorgio e Christian Armadori. La foto del 1953-54 è tratta da “Ternana – alla vigilia del centenario – la storia – i personaggi – le cifre“; di Marco Barcarotti, Giorgio Armadori, Carlo Fontanelli  e Germano Rubbi.

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