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Ternana, quando contro la Samb si alzò al cielo una coppa

Ma quanta fatica, per una finale giocata ben quattro volte. La sfida tra le due squadre, che torna in campionato, rievoca un torneo del 1938.

Alla quarta sfida, finalmente la coppa. Nel 1938 la Ternana, che allora si chiamava ancora “Mario Umberto Borzacchini“, battè proprio la Sambenedettese, prossima avversaria in campionato, per aggiudicarsi la Coppa dell’Italia centrale, torneo calcistico che venne disputato per due anni (poi soppresso) e vide trionfare nella prima edizione proprio i rossoverdi. Un torneo al quale presero parte, quell’anno, 23 squadre di Umbria, Marche e Abruzzo, cominciato con i freddi di febbraio e terminato con la calura del luglio inoltrato. Eccco alcune notizie di quella manifestazione, che la Ternana riuscì a vincere dopo ben quattro finali proprio contro la Samb, vale a dire due sfide di andata e ritorno sui due rispettivi campi, una finalissima a Foligno e la ripetizione della stessa giocata ad Ancona, al vecchio stadio Dorico (nella foto, l’ingresso come si presenta ancora oggi), allora denominato Stadio Littorio.

IMPRESE E SORTEGGI. Sfide di andata e ritorno e a eliminazione diretta, un po’ come con la formula delle coppe europee. La squadra rossoverde riuscì a guadagnarsi la finale con la grande tenacia ed anche con un po’ di fortuna (che aiuta gli audaci). Dopo il passaggio del turno agli ottavi di finale contro la Tiferno con due vittorie, 2-0 in trassferta e 4-0 in casa sul campo di viale Brin; ai quarti di finale la Ternana (Borzacchini) incontrò la Interamnia Teramo. Primo miracolo: gli abruzzesi vinsero in andata sul loro campo per 3-0. La Ternana, al ritorno, fece l’impresa imponendosi con lo stesso risultato. Allora, c’era il sorteggio, al quale però i teramani non vennero ammessi per una irregolarità. Secondo miracolo in semifinale, ancora più clamoroso: si giocò con l’Ascoli, che in andata vinse in casa 4-0. Ebbene, anche stavolta al ritorno i rossoverdi vinsero con lo stesso risultato e conquistarono poi la finale grazie al sorteggio favorevole.

LE QUATTRO FINALI CON LA SAMB. In finale, ci vollero ben 390 minuti, vale a dire quattro partite una delle quali andata ai supplementari. Avversario, per l’appunto, la Sambenedettese. In quel 1938, le due squadre dettero vita ad una serie di sfide che riscaldarono ancora di più il già bollente mese di luglio. Si cominciò con una doppia finale, con gare di andata e ritorno. La sfida di andata, giocata il 3 luglio 1938, fu sfavorevole alle Fere e vide i rossoblu di San Benedetto del Tronto vincere su loro campo per 1-0 con gol di Lazzari su rigore. Al ritorno, però, una settimana dopo, un altro rigore, stavolta per la Ternana e segnato da Semplici, decise il match e rimise tutto in parità. Tutto rimandato alla finalissima, gara secca da giocare il 17 luglio sul campo neutro di Foligno. Fu una partita combattuta e anche movimentata. Le due squadre pareggiarono. Vantaggio sambenedettese con Capocci, rimonta e sorpasso degli umbri con Celi e poi con Bocci e pari di Lazzari. Gara proseguita ai supplementari, ma senza ulteriori svolte decisive. A fine gara, ci furono anche tensioni tra giocatori in campo, con un accenno di rissa. Tutto ancora rimandato, al 24 luglio, al Dorico (allora Littorio) di Ancona. E qui, fu decisiva. La Ternana vinse 2-1, rimontando con una doppietta di Celi il momentaneo vantaggio della Samb segnato da Perotti. Fu il trionfo e i rossoverdi, guidati in panchina dal tecnico ungherse Bela Karoly, brindarono in coppa.

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