Girone turbolento: dopo quella del Rimini, salta un’altra panchina, è già la quinta in 8 partite. Ed arriva un nome dal passato importante…
Era nell’aria, dopo la nuova sconfitta in campionato. Marco Zaffaroni, come da noi annunciato stamattina, non è più l’allenatore del Monza. Al suo posto arriva Christian Brocchi. Lo annuncia la società brianzola:
“La S.S. Monza 1912 comunica di aver esonerato il Signor Marco Zaffaroni dalla conduzione della prima squadra, lo ringrazia per il lavoro svolto e gli augura i migliori successi professionali. Inoltre la S.S. Monza 1912 comunica infine che da domani la squadra sarà allenata dal signor Cristian Brocchi, al quale dà il benvenuto e un forte in bocca al lupo”
L’ex giocatore di Milan e Lazio, vero e proprio pupillo del neopatron biancorosso Silvio Berlusconi, arriva dunque sulla panchina del club, che da quando è arrivato l’imprenditore e leader di Forza Italia insieme al fido Adriano Galliani, ha incassato tre sconfitte e due pareggi, a fronte dei 9 punti in tre gare prima della nuova gestione.
CHAMPIONS. Tra due settimane, allo stadio Brianteo di Monza, quindi, la Ternana affronterà l’ex centrocampista romano, al debutto da tecnico in serie C dopo le non esaltanti esperienze in serie A con il Milan (rileva Mihajlovic a 6 giornate dalla fine, collezionando 2 vittorie e 2 pareggi) e poi in serie B con il Brescia (30 partite e poi esonero, rimpiazzato da Gigi Cagni). Ben più ricca e prestigiosa l’esperienza da giocatore: col Milan (vince Scudetto, Champions, Coppa Italia, Supercoppa e 2 Supercoppa Uefa, 1 mondiale per Club) e Lazio (vince una Coppa Italia ed una Supercoppa)
QUINTO CAMBIO TECNICO. Si tratta della quinta panchina che cambia in serie C girone B dopo appena 8 partite di campionato: solo oggi pomeriggio le dimissioni del tecnico del Rimini Gianluca Righetti, prossimo avversario dei rossoverdi, ma erano già saltate per altrettanti esoneri la panchina della Samb (da Magi a Roselli), quella del Renate (da Oscar Brevi al suo vice Adamo) e quella del Teramo (da Zichella ad Agenore Maurizi)