Il bomber di Borgo Rivo arriva a Terni per giocare una sola straordinaria stagione con la maglia della squadra della sua città
Il 18 luglio 2003 le agenzie battono la notizia del giorno: Riccardo Zampagna è un giocatore della Ternana. Il bomber cresciuto in Curva, che fino a quel momento aveva mostrato grandi numeri e segnato tanti gol lontano dalla sua città, ha coronato il suo sogno, quello di giocare con la maglia della sua città.
Il ds Stefano Capozucca lo preleva dal Messina, squadra con la quale aveva segnato 19 gol in 33 partite in B, in uno scambio di comproprietà con Igor Zaniolo. Zampagna firma un triennale e contribuisce da par suo alla stagione super dei rossoverdi, che allenati prima da Mario Beretta e poi nel finale da Bruno Bolchi, arrivano settimi nell’unica stagione che promuove 6 formazioni nella massima serie: segna 21 reti in quella che resterà la sua miglior stagione in carriera.
Zampagna è l’idolo della Curva, festeggia ogni rete in mezzo a quei tifosi in curva Est coi quali è cresciuto. Ma purtroppo per lui tutto questo non basterà per rimanere a Terni. Già il 31 Marzo Agarini annuncia la vendita delle quote a Tommaso Fioretti: sarà l’anticamera della cessione definitiva che arriverà a fine giugno. Poerio Mascella prende il posto di Capozucca e la prima operazione di mercato sarà il clamoroso – e discusso – fallimento del riscatto della comproprietà: Zampagna torna al Messina per appena 70.000 euro di differenza. Sarà per lui l’avvio di una fortunata carriera in serie A e per la Ternana l’inizio di un durissimo periodo sotto la gestione Longarini, che arriverà da lì a poco.