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Alfonso: “Vi racconto il lavoro del match analyst nella Ternana di Lucarelli”

Nostra intervista al collaboratore tecnico dell’allenatore rossoverde, che ha deciso di concludere l’esperienza anzitempo

Ivan Alfonso, ha ufficialmente concluso, per motivi personali, l’esperienza alla Ternana. In occasione del congedo, Calciofere ha parlato con lui del lavoro del match analyst ed in generale delle specifiche richieste da Lucarelli. Si parte ovviamente dal perchè ha deciso di chiudere anzitempo il rapporto con la società.

In realtà vado via non soltanto per il matrimonio, ma per una serie di situazioni personali, che il mister Lucarelli ha riassunto in maniera semplice – spiega Alfonso – Si è trattata di una scelta di grande rammarico, avevo un altro anno di contratto. Ma ad un certo punto della vita bisogna fare delle scelte, anche a malincuore”. Un biennio eccezionale, quello di Ivan Alfonso, come quello di tutta la Ternana: “Sono stati due anni eccezionali – ricorda – il primo anno abbiamo vinto campionato e Supercoppa col derby, e questo mi rimarrà per sempre, come anche il calore della gente. Ma anche la vittoria contro il Bari in casa, con la rimonta ed il gol di Defendi. Questa stagione non ci ha regalato le stesse soddisfazioni della precedente, ma abbiamo fatto un campionato all’altezza, siamo arrivati a pochissimo dai playoff e la vittoria nel derby ci ha dato quel tocco in più“.

Il lavoro del match analyst con Lucarelli

Ivan Alfonso è stato nel primo anno oltrechè match analyst anche collaboratore tecnico, mentre in questa stagione, con l’arrivo di Conticchio, si è concentrato più sull’aspetto dell’analisi del match. Con lui proviamo a ripercorrere il tipo di lavoro svolto, con le specifiche che gli ha chiesto Lucarelli, il quale – come ogni tecnico – ha delle particolari richieste che si rifanno al suo concetto di calcio.

Ivan Francesco Alfonso

Il lavoro che svolgo io non si riduce solo all’analisi del nostro match e degli avversari – spiega – perchè facciamo tutto un lavoro sia tattico che statistico. Ho lavorato su vari fronti che riguardano il calcio giocato e gli allenamenti. Il mio lavoro comincia già dopo il fischio finale, perchè elaboro le immagini per metterle a disposizione del mister nella prima riunione video, che facciamo alla ripresa degli allenamenti. In quella analisi si mettono in evidenza le cose positive e quelle negative e quelle che sono le correzioni eventualmente da fare ed i miglioramenti da fare. Sul fronte degli avversari invece il mister mi ha lasciato completamente carta bianca. Questo mi ha permesso di analizzarli in maniera completa, ma soprattutto aveva grande stima di me tanto che nella seduta video ero io a spiegare pregi e difetti degli avversari, così come anche le cose a cui fare attenzione a livello individuale: per me questa è stata una grande soddisfazione. Poi c’è tutta la parte statistica, sia per i singoli che di squadra”.

Ma Lucarelli su cosa si concentra di più? Alfonso spiega: “Ci tiene ad avere più dettagli possibili dell’avversario, un’analisi s 360°, la fase di possesso, i pregi, i punti deboli. Per esempio nel caso del Lecce, abbiamo analizzato come avesse subito gol in fase di costruzione, perdendo palla e subendo gol su ripartenza. Per noi è stato uno scrutare tutti i lati degli avversari per crearci più occasioni possibili. Non è un caso che molti dei nostri gol siano nati da situazioni preparate e non da giocate estemporanee“.

Serie C e serie B: come cambia il lavoro

Un lavoro, quello del match analyst, che cambia ovviamente col salto di categoria: “Più si sale e più aumentano gli aspetti da guardare: cresce il livello tattico e dunque serve anche maggiore attenzione ai dettagli, che aumentano a loro volta. Bisogna limitare ancora di più errori e il lavoro è certosino. Non a caso più la categoria è alta e più questo lavoro è svolto in team, con più figure, ognuna delle quali si occupa di vari aspetti”.

Il futuro

Cosa farà adesso Ivan Alfonso? Intanto il matrimonio, poi si vedrà: “Sono ancora legato ufficialmente con la Ternana, quindi è presto ancora per dire cosa farò. Sicuramente l’intenzione è di non fermarmi”.

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