Nostra intervista all’ex difensore rossoverde sulla metà stagione delle Fere: “Per essere una neopromossa, stagione davvero positiva. Ma oggi la B è diversa”
Alessandro Cibocchi, ex difensore della Ternana (tre stagioni in B ma molte altre fra C1 e C2), oggi tecnico del Ferentillo Valnerina, commenta con Calciofere il girone di andata della formazione di Cristiano Lucarelli.
“Credo che ci si possa ritenere soddisfatti di questo inizio di stagione – dice l’ex difensore – perchè non va dimenticato che la Ternana è una neopromossa. Poi si è giocato sempre con la minaccia del Covid e quindi anche in situazioni particolari. Penso che la posizione alla fine sia buona. Peccato per quell’inizio, quella falsa partenza, ma anche questa ci sta: la Ternana veniva da una stagione vissuta in modo fenomenale e probabilmente aveva ancora un po’ di condizionamento mentale. Superato quello è venuta fuori”.
Il valore aggiunto e cosa manca
Su quale sia il valore aggiunto di questa squadra non ha dubbi: “Lucarelli ha saputo dare a questa squadra la mentalità giusta anche in serie B: non è mai facile. Il gruppo lo segue ed è positivo“. Cosa manca? Idee chiare anche qui: “La rosa mi sembra un po’ leggera a centrocampo, servirebbe un uomo di spessore, un Ezio Brevi, per dire…”
Una serie serie B diversa
Cibocchi, che la serie B coi rossoverdi l’ha potuta vivere in campo, fa un paragone coi suoi anni (fra il 2002 ed il 2006): “Secondo me adesso c’è più livellamento fra serie A, serie B e serie C rispetto a prima e poi c’è uno stacco molto forte con tutto quello che viene dopo la serie C. Quando giocavo io invece, posso dire che la serie B valeva per tante cose la serie A di adesso”.
La Ternana e le altre
E prosegue: “Secondo me una vera squadra ammazza-campionato quest’anno non c’è. Mi sembra un campionato piuttosto equilibrato. Se però dovessi dire qual è la squadra più forte direi il Lecce, mi sembra molto bene attrezzata per provare a vincere il campionato. La Ternana? Quello che arriva sopra la salvezza è tutto guadagnato, è il primo anno dopo tanto tempo in questa categoria e bisogna fare i piccoli passi”.