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L’ex rossoverde Scaia: “Vi racconto il calcio in Azerbaigian”. E sulla Ternana…

Nostra intervista al preparatore atletico umbro, oggi al seguito del ct azero De Biasi, insieme all’altro ex Fere Carbone: i due hanno un comune passato alla Ternana

A quasi un anno di distanza, posso dire che abbiamo fatto molto crescere il gruppo e lavoreremo ancora in questo senso. La Ternana? Ce l’ho ancora nel cuore”. Alessandro Scaia, parla per la prima volta coi media italiani da quando è arrivato in Azerbaigian, al seguito di Gianni De Biasi, neo ct della nazionale caucasica, che lo ha voluto come preparatore atletico in un team che vede presente come assistant coach un altro ex rossoverde Benito Carbone.

Scaia e Carbone hanno lavorato insieme alla Ternana, nella prima parte della stagione 2016-17 ed il preparatore atletico umbro – nativo di Umbertide – è rimasto poi anche sotto la successiva gestione Liverani.  Dallo scorso settembre, sono arrivati a Baku con la missione difficile di alzare il livello della selezione azera e ripetere il miracolo Albania. Per adesso il bilancio è buono: terzo posto nel girone di Nations League  (serie C) e una partenza non semplice (contro Portogallo e Serbia) nella corsa a Qatar 2022.

PAESE IN CRESCITA Scaia spiega: “Quello che stiamo facendo è portare la mentalità del mister, senza snaturare la loro cultura, che ovviamente è diversa dalla nostra. La sfida più difficile è proprio questa perchè ovviamente c’è grande passione, ci sono mezzi economici ed idee, anche voglia di crescere ma è un calcio diverso”. E per chi come lui si occupa della preparazione atletica c’è stata una sfida in più: “Ovviamente sono musulmani e hanno il Ramadan- spiega – Ovviamente sono seguiti dai rispettivi club però bisogna fare attenzione ad alcune situazioni, per esempio il rischio disidratazione, visto che non possono bere fino al tramonto”.

E il campionato? “Sono solo otto squadre che si affrontano quattro volte. Anche lì si sta lavorando per farlo crescere.  De Biasi vive lì ormai e lo segue tutti i giorni: in nazionale sta portando il suo calcio, che però va assolutamente integrato con la loro mentalità, che chiaramente è molto più fisica che tecnica”.

Benito Carbone e Alessandro Scaia

Minori i problemi di lingua (“Comunichiamo in inglese, ma molti non lo sanno, per questo c’è un interprete“), se non altro rispetto al contesto in cui ci si è trovati a lavorare: “Abbiamo fatto in tempo ad esordire in casa, poi è arrivata la guerra con l’Armenia per il Nagorno-Karabakh e quindi abbiamo cominciato a girare. Siamo ritornati a giocare in casa solo di recente ed è un peccato perchè qui hanno strutture bellissime, basta guardare lo stadio di Baku dove hanno disputato le partite degli Europei. Questo è un paese in crescita, chiaramente hanno i soldi, ma anche la volontà. Baku è una città moderna, dove si sta bene”.

LA SFIDA A RONALDO. Lo scorso 24 Marzo poi, in occasione del debutto nelle qualificazioni mondiali, per Scaia c’è stato un ‘blitz’ a Torino: “Contro il Portogallo dovevamo giocare a Lisbona, ma per il Covid non è stato possibile, così complice la presenza di Cristiano Ronaldo, abbiamo giocato a Torino. Vederlo a due passi è stata una bella emozione, ancora più bella perchè lo abbiamo limitato e non è riuscito ad incidere, hanno vinto solo su autogol”.

TERNANA. Scaia, come anche Carbone, ha il rossoverde nel cuore e anche se a distanza, continuano  a seguire le Fere: “Il giorno in cui è stata ufficializzata la promozione abbiamo festeggiato – dice – perchè il ritorno in B era importante per una piazza come Terni. Personalmente poi sono ancora molto legato alla piazza, ho tanti amici”.

E aggiunge: “Credo che vada reso onore alla società ed a Lucarelli, perchè è stato costruito un gruppo di livello superiore. Erano tanti anni che non vedevo vincere un campionato di serie C così a mani basse e comunque va ricordato che non è così scontato che chi fa una squadra fortissima vinca sempre. Basta guardare il Bari, per dire. Ma io stesso ne ho avuto esperienza quando ero ad Alessandria. Poi vincere senza pubblico, con la problematica Covid è ancora più complesso in una piazza come Terni dove la tifoseria ha un grande peso”. E adesso? “Secondo me questo gruppo ha le prospettive per fare bene anche in B”.

 

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2 anni fa

Bravo❤?

Piero
Piero
2 anni fa

Carbone dopo la brutta figura fatta a Terni, con una squadra dquimternata senza gioco e organizzazione, farebbe bene a non parlare delle fere, non lo rimpiange proprio nessuno

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