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Top 11 rossoverde: Grava, partito dalle Fere e arrivato alla fascia che fu di Maradona

Il terzino destro della vostra formazione storica: Osti credette in lui per la B e a Terni divenne una bandiara. La consacrazione a Napoli, tra serie A e Champions.

Ternana e Napoli. Serie B e serie A. Non sono state le sole due squadre nelle quali ha militato, ma sono quelle con le quali ha collezionato più presenze, toccando il numero a tre cifre. Due tappe importanti, per una carriera da bandiera. Gianluca Grava, in venti anni di calcio giocato, ha vestiro solo cinque maglie. Un esempio di attaccameto alle stesse, specialmente a quella rossoverde e a quella del Napoli con la quale ha avuto le soddisfazioni migliori, tanto da essere rimasto a lavorare con la società partenopea anche ora che è un dirigente sportivo.

UN GIOVANE SUL QUALE LA TERNANA CREDETTE. Gianluca Grava, di San Prisco in provincia di Caserta, arrivò alla Ternana nel 1998, dopo che la squadra rossoverde era appena ritornata in serie B. Da avversario, aveva incrociato le Fere in C1, quando giocava nella Turris. Venne preso quasi a sorpresa dall’allora direttore sportivo rossoverde Carlo Osti e si pensò a un investimento per il futuro, visto che a quei tempi aveva appena vent’anni. Ma chi lo conosceva e lo aveva visto giocare nella squadra di Torre del Greco, già allora scometteva: “Se la Ternana lo ha preso, è stato per farlo giocare in serie B e da titolare“. Mai affermzione fu così profetica. Grava, alla Ternana e in serie B, divenne un cardine della difesa. La sua grinta, l’attenzione che aveva in marcatura nonostante una stazza fisica non imponente, lo hanno portato poi fino alla serie A e fino alle Coppe europee.

MURO ROSSOVERDE. Cinque anni, prima di ritorvarsi in serie B con la Ternana. Primi passi nella Casertana, dal 1993 al 1997. A 16 anni, esordì in serie D. Poi, la serie C1 con la Turris nel 1997-98, un anno, prima di ritrovarsi tra i cadetti. Nella Ternana, la prima esperienza da bandiera: cinque lunghi anni, con ben 143 presenze e anche un gol segnato. Gli allenatori che lo hanno avuto, lo hanno alternato ta i ruoli di terzino destro (quello in cui lo avete anche scelto in Top 11) e quello di difensore centrale. Nell’immagine in evidenza lo vediamo durante un tackle. Il suo rendimento è sempre stato alto. In rossoverde, si è distinto per una lunga serie di prestazioni positive. Sono pochissimi, ancora oggi, gli errori di Grava che si ricordino. Era uno che, lì dietro, sbagliava poco e concedeva poco e nulla agli attaccanti avversari. Chi capitava dalle sue parti, non aveva vita facile.

DAL LIBERATI AL SAN PAOLO. L’addio tra Gianuca Grava e la Ternana arrivò nel 2004, quando venne ceduto in estate al Catanzaro, sempre in serie B. La società giallorossa, però, dopo 15 presenze, nel gennaio successivo lo cedette al Napoli. Per Grava, un salto indietro di categoia, visto che i partenopei, quell’anno, erano in serie C1, ma fu un andare indietro solo per prendere meglio la rincorsa: con la maglia del Napoli, Grava cominciò una lunga storia, come una bella favola. Dall’escalation dalla C1 al ritorno in serie A, fino alla conferma nella massima serie e anche alla fascia di capitano, la stessa che un paio di decenni prima fu di un “certo” Diego Armando Maradona. In tutto, otto anni e mezzo di militanza, di cui 6 stagioni in serie A. Con tanto di presenze in Champions League e in Coppa Uefa.

IL GRAVA DI OGGI. Alla fine della stagione 2012-2013, Grava decise di lasciare il calcio giocato. Ma non il Napoli. Proprio grazie alla società partenopea, ha avuto modo di comincare a lavorare con i giovani, alla ricerca di nuovi talenti da lanciare. Grava, dimostratosi subito un ottimo talent scout, ricevette poi il ruolo di responsabile tecnico del settore giovanile, carica ricoperta tutt’oggi. E il sondaggio di CalcioFere? Tranquilli: lo ha visto, Grava. L’ex calciatore rossoverde è al corrente dell’iniziativa e del risultato ottenuto grazie ai vostri voti. Un risultato del quale è molto soddisfatto e onorato, visto che, nonostante siano passati parecchi anni, porta ancora con sè un bellisimo ricordo di Terni, della Ternana e di tutti i suoi tifosi.

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Girolamo Canciello
Girolamo Canciello
2 anni fa

Un calciatore che ha’ fatto della determinazione ed abnegazione il suo percorso formativo e calcistico , dando spesso tutto di se sudando la maglia oltre il limite consentito …….ha sempre rispettato con l’impegno profuso le squadre e tifoserie di appartenenza lasciando un segno indelebile e ricordi indimenticabili …… a Napoli ci fu’ la sua consacrazione diventando anche il capitano della societa’ partenopea dimostrando grande attaccamento ai colori azzurri diventando una icona del calcio Napoli ……Oggi riveste un ruolo di notevole importanza in qualita’ di Responsabile del settore giovanile degli azzurri trasmettendo la sua esperienza vissuta sui campi di calcio ed… Leggi il resto »

Manuele
Manuele
2 anni fa

Di gran lunga il giocatore che ho amato di più insieme a Miccoli clamorosamente fuori dalla top 11. Dispiace che molti, troppi, hanno dovuto vedere Grava in serie A capitano del Napoli, per capire chi era passato a Terni. Grinta, cattiveria agonistica e spirito di squadra letteralmente insuperabili! Per recuperare ad un errore che ci costo un gol, fece a sua volta un gol meraviglioso dopo aver corso tutto il campo. Semplicemente il migliore!

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