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L’ex Papini a TeleTerni: “Ternana mio trampolino di lancio”. E quel gol a Pagliuca…

Ospite di Ivano Mari a TRT Sport Mix insieme all’altro ex Cardone, ha ripercorso alcuni periodi della sua carriera, in particolare quelli in maglia rossoverde

L’ex rossoverde Romeo Papini, oggi direttore sportivo dell’Accademia Terni ed ex centrocampista rossoverde, cresciuto nel settore giovanile della Ternana e poi protagonista in B e C non solo a Terni ma anche un giro per l’Italia, è stato ospite insieme all’altro ex, oggi presidente del Ferentillo Valnerina Antonio Cardona, di TRT Sport Mix, programma condotto da Ivano Mari.

RICORDI Si comincia parlando dei suoi ricordi in rossoverde. Papini, originario di Rignano Flaminio, vive ormai da tempo a Terni: “Questa è la mia seconda casa – dice – sono arrivato a 14 anni,  ho passato anni intensi nel settore giovanile con Paolo Borea direttore giovanile. Sicuramente è stato il mio trampolino di lancio per la carriera”.

Una carriera che lo ha visto calcare campi importanti, su tutti Pescara e Lecce, chiusa solo l’anno scorso a Spoleto in Eccellenza. Centrocampista di sostanza e qualità, con un solo rammarico: “Ho sempre segnato poco – spiega – questo anche perchè fino a che non sono andato al Lecce, ero sempre molto lontano dall’area di rigore. Solo in Puglia ho cominciato a saltare in area, segnando qualche rete in più”

DELUSIONI E GIOIE. Fra le reti in rossoverde, ne ricorda una in particolare: “Quella al Bologna, nella stagione 2005-06: riconquistai palla, lanciando il contropiede e finalizzando poi l’azione. La ricordo sempre perchè segnai a Pagliuca, che non è cosa da poco. La delusione più grande? La partita   col Brescia, nella stessa stagione: dovevamo vincere, l’avevamo preparata bene, ma sul 2-1, incassammo il pari di Possanzini nel finale e per noi fu un colpo durissimo. Chiudemmo con la retrocessione, purtroppo”.

MIGLIORI. Quando gli si chiede un parere sul miglior calciatore con cui ha giocato non ha dubbi: “Candreva e Jimenez: entrambi hanno mostrato il loro talento sin da giovanissimi“. E sul tecnico: “Pierini è stato fondamentale per la mia cresciuta: ha creduto in me, negli anni con lui in Primavera ho capito che avrei potuto fare il calciatore. In prima squadra dico Brini: seppur con qualche incomprensione quando l’ho avuto a Terni era uno che sapeva lavorare bene. Con lui ho fatto anche una grande stagione a Carpi”.

 

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