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Fere, il professor Botto: “Lavoriamo da casa per farci trovare pronti. Ecco come ripartiremo”

Intervista a tutto campo col preparatore atletico della Ternana che parla del momento, di come la squadra si sta tenendo in forma nonostante la quarantena e di cosa verrà fatto quando ricominceranno gli allenamenti al campo

Allenamenti fermi e giocatori – ma anche staff tecnico e medico – della Ternana – in quarantena come da prescrizione governativa per cercare di contenere la diffusione del Coronavirus. Se non ci saranno ulteriori disposizioni, la squadra dovrebbe tornare ad allenarsi, sempre a porte chiuse e sempre con le dovute precauzioni di legge, il 20 marzo, per tornare in campo il 5 aprile, prima domenica dopo lo stop allo sport. Ma come sta vivendo la squadra questo momento? Come stanno lavorando i giocatori in vista della ripartenza? Ne parliamo col preparatore atletico della Ternana professor Massimiliano Botto.

APPRENSIONE. Si parte, ovviamente parlando del momento difficile che sta vivendo il paese e che anche i calciatori rossoverdi vivono appieno: “C’e grande apprensione, come per tutti ovviamente – spiega Botto –  perchè è una cosa che nessuno pensava di poter vivere. Non solo: nella nostra rosa ci  sono diversi ragazzi lombardi e di Bergamo, la cui provincia è uno dei focolai del contagio quindi ovviamente la preoccupazione per le famiglie è grande ed è normale. Dobbiamo attenerci alle prescrizioni di legge, uscire il meno possibile, sperando di tornare presto alla normalità”.

PERSONAL TRAINING. La squadra però non si ferma, anche coi giocatori costretti a casa: “Stiamo continuando con allenamenti personalizzati. In questa fase stiamo cercando di fare un lavoro quasi esclusivo fra le mura domestiche, siamo in contatto costante, abbiamo studiato dei programmi, ci sentiamo giornalmente. Ho trovato una grande disponibilità da parte di questa squadra, davvero, lavorano tutti in maniera molto forte, per farsi trovare pronti alla ripartenza”, sottolinea

TRE OBIETTIVI. Il professor Botto spiega poi che sono tre gli obiettivi sui quali ci si è focalizzati nei programmi personalizzati:  “Il primo – spiega – è quello preventivo per quanto riguarda le piccole problematiche che insorgono durante la stagione, per esempio dal punto di vista muscolare, tendineo, articolare, cercando di andare a lavorare su aspetti specifici, per andare a recuperare queste problematiche. Poi stiamo facendo un lavoro sul piano della forza, perchè questo si può fare anche su spazi ridotti, non necessitano di grandi strutture o macchinari. Infine, anche se è un aspetto più complicato con spazi ridotti, facciamo un lavoro sul piano metabolico quindi aerobico, cardiovascolare, adattandolo giornalmente alle varie esigenze, in attesa che si possa tornare alla normalità, più che dal lato sportivo da quello della salute, visto che quando lo faremo vorrà dire che l’emergenza è finita o si sarà molto ridotta”

BENE COMUNE. Intanto però dai medici di serie A è giunto un appello a non ripartire fino a che non ci sarà un chiaro miglioramento dell’emergenza Covid-19. Botto su questo piano non si sbilancia: “Non ho la competenza per dire quando questa pandemia possa risolversi, ma sono d’accordo sul fatto che la prima cosa deve essere la salute delle persone e dei singoli. Non so quando ci faranno ripartire, ma dobbiamo attenerci. Non è solo un fatto di contagio dei singoli, ma anche il fatto che ovviamente c’è sempre il rischio di potersi contagiare a vicenda“. E precisa:  “Prima dell’aspetto calcio, la cosa vada risolta per il bene comune. Lavorando anche molto sul piano psicologico penso che si possa contribuire a tenere alta la tensione, anche perchè è un problema che hanno tutti, quindi quando ripartiremo saremo tutti alla pari. Quando ci faranno ripartire sarà quello il momento giusto”.

PLANNING E TIMING. Per adesso, in attesa degli sviluppi, ci sono due date certe, il 20 marzo per la ripresa del lavoro allo stadio ed il 3 aprile per la fine della serrata: “Dobbiamo farci trovare pronti, questo è chiaro” dice il professor Botto che poi illustra le modalità di ripartenza: ” Sicuramente è importante intanto quello che stiamo facendo adesso per tenere alta la condizione. Quando ripartiamo, avremo gli strumenti idonei, come l’analisi video, o il Gps, per testare a che punto saremo ed in base a quello ed a quando riparte il campionato si deciderà come procedere”

Fondamentale quindi, per capire esattamente come ed in che modo lavorare, conoscere la data esatta della prima gara di campionato: ” Se si ripartirà dopo due settimane, non credo che avremo perso molto lo stato di forma perchè stiamo lavorando tanto – conclude Botto – quindi si faranno allenamenti di avvicinamento al ritorno agonistico, quindi dal punto di vista motorio, con dei test specifici che in questa fase mancano. Se invece si dovesse ripartire in una data più distante, quindi vorrà dire che ci sarà più tempo per lavorare, allora si farà una programmazione che è più rivolta all’obiettivo. Si prende il calendario e si lavora in base agli impegni, si possono determinare per esempio dei carichi diversi o comunque differenziati”.

Foto di copertina Ternana Calcio.

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