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Città dello Sport, c’è anche la riqualificazione del Liberati, ma Melasecche chiede chiarezza

Dopo l’annuncio del contributo della Fondazione Carit, l’assessore ai lavori pubblici illustra il progetto. E lancia un monito che pare rivolto alla società di via della Bardesca

Riqualificazione dello stadio e realizzazione del Palasport, per creare una vera e propria cittadella dello sport. L’assessore ai lavori pubblici Enrico Melasecche torna a parlare dell’argomento, partendo dal contributo che la Fondazione Carit mette a disposizione per la realizzazione dell’opera.

CHIAREZZA. L’area attorno allo stadio Liberati ed il Liberati stesso sono parte di questo progetto, che secondo Melasecche “necessita di una seria riqualificazione, comunque a portata di mano, sol che lo si voglia, con soluzioni moderne, possibili, alla luce del sole”. Un messaggio chiaro, mandato alla Ternana, visto che la società di via della Bardesca sembra per ora procedere verso una direzione diversa o comunque parallela, puntando alla gestione dei principali campi a 11 della zona (già fatto, come avevamo anticipato, con quello di Gabelletta, ma l’operazione è solo agli inizi)

Si tratta – spiega in una nota l’assessore – dell’opera più importante che verrà portata a termine in questa consiliatura, ma con moltissime altre significative in cantiere, che comporta non solo la riqualificazione dell’area più importante della città a ridosso del centro storico, circa 7 ettari, contornata dal fiume Nera, Stadio Liberati, ferrovia Terni-Sulmona e viale dello Stadio ma, altrove, la realizzazione del nuovo, fiammante Mattatoio, finalmente in regola, oltre potenzialmente anche di un piccolo polo dell’ortofrutta se il mercato manifesterà interesse ed energie adeguate, mettendo il Comune l’area a disposizione e ripetendo esattamente lo schema odierno”.

PALASPORT. Il punto centrale sarà ovviamente il Palazzetto dello Sport, il cui bando per la realizzazione è stato vinto dall’unica azienda che si è presentata, la Salc di Fabrizio Salini: “La struttura sportiva principale – prosegue l’assessore – consentirà eventi cui potranno assistere 4.000 spettatori, 5500 nel caso di spettacoli musicali e culturali e, in estate, ben 4500 posti all’aperto in riva al fiume Nera, finalmente recuperato alla città con le nuove piste ciclabili urbane e le due extra urbane verso Narni e la Cascata. Un salto di qualità reale per una Terni che ha bisogno come l’ossigeno di nuove occasioni di sviluppo e di ritrovato ruolo. Ringrazio anche l’ASM perche si è messa a disposizione per realizzare entro l’anno, su area di proprietà comunale, il nuovo Centro raccolta rifiuti, più grande e funzionale dell’attuale, fonte di degrado vergognoso per una città civile che a San Martino dura da troppo tempo”.

Accanto a questo, dovrebbero prendere il via alcuni altri progetti complementari, come i sottopassi di viale dello stadio e sotto la ferrovia Terni-Sulmona ed alcuni parcheggi, che serviranno a snellire una viabilità che prevedibilmente rischierebbe altrimenti l’intasamento: “La decisione della Fondazione Carit di contibuire – dice Melasecche – sottolinea un ruolo attivo che punta a che contribuisce a far diventare la nostra città quella “Terni, dynamic, green, smart city”, la città media più attrattiva del Centro Italia, cui stiamo lavorando alacremente”. L’operazione  arriva quindi ad un valore di circa 20 milioni di euro, partendo dai 17 che investirà la Salc.

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