Più sereno, il vicepresidente rossoverde, ex arbitro, dopo aver criticato gli errori di Marchetti di Ostia Lido. “Sbagliavo anche io, è stato uno sfogo”.

Nessuna polemica, ma solo la consapevolezza di cosa si prova di fronte a un errore arbitrale negativamente decisivo per una squadra. Il vicepresidente Paolo Tagliavento è tornato sulla sua dichiarazione dopo la partita dei playoff Bari-Ternana, sugli errori decisivi dell’arbitro Marchetti di Ostia Lido. Dichiarazioni che hanno destato sopresa anche a livello nazionale, in considerazione che lui è stato un arbitro internazionale. Lo ha fatto sabato 18 luglio a margine della presentazione dei progetti di sicurezza in città che coinvolgono l’associazione Terni col Cuore, della quale lui è presidente. Ha risposto, su questo, a precise domande che gli sono state rivolte.

LA PRECISAZIONE. Tagliavento non era intenzionato ad affrontare la questione. Ma oltre alle cose legate all’attività di Terni col Cuore, una domanda sulla sua dura presa di posizione dopo Bari-Ternana non è mancata. “Nel giorno in cui parliamo di altri argomenti – ha risposto – non mi sembra il caso di tornare su un punto che già è stato chiarito. Il mio, oltre a un momento di grande disappunto, era uno sfogo volto a far capire una sensazione che provavo e della quale mai prima ero venuto a conoscenza. Ora ho cambiato ruolo e ne ho uno differente da quello che avevo prima. Adesso, dunque, di fonte a certi errori che anche io, nella mia carriera, ho commesso, stando dall’altra parte capisco cosa provano i dirigenti di società. Solo questo“.