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La Ternana e lo spareggio Perfetto: la storia di Cesena ’89

Una stagione indimenticabile chiusa da un match storico al ‘Manuzzi’ contro il Chieti, vinto ai calci di rigore davanti a diecimila cuori rossoverdi

Chi fosse passato l’11 giugno del 1989, poco dopo le 18, in Corso Tacito avrebbe pensato ad una qualche epidemia, che aveva tappato in casa gli abituali passeggiatori del centro: in giro non c’era nessuno in una atmosfera irreale. Invece la colpa era tutta di una partita di calcio, nello specifico, ‘la partita’ di quell’anno, lo spareggio per andare in Serie C1. E’ vero, erano serie inferiori ma la passione della gente di Terni per la propria squadra non ha mai conosciuto confini e nemmeno categorie.

Il campionato quell’anno era andato benino: la Ternana nel 1988-89 era arrivata prima nel suo girone di Serie C2. Prima però a pari merito con Fidelis Andria e Chieti. Per stabilire chi dovesse occupare le due poltrone per il salto di categoria si stilò la classifica avulsa. E così in serie  C1 salì direttamente la Fidelis Andria mentre le altre due squadre risultarono perfettamente alla pari. Spareggio! Venne deciso che il campo neutro sarebbe stato il Dino Manuzzi di Cesena, in Romagna. Già nella mattina dell’11 giugno, la E45 brulicava di bandiere rossoverdi ed allo stadio fu riservata alla tifoseria in rossoverde una gran parte delle tribune, dato l’alto numero di tifosi presenti.

Alla fine, a conti fatti, al Manuzzi c’era ben diecimila ternani. Le due squadre, divise anche da una certa acrimonia, alle 18 in punto scesero in campo e tentarono di sopravanzarsi in ogni modo. Zero a zero alla fine dei tempi regolamentari ma anche zero a zero al termine dei supplementari. Ai punti avrebbe vinto la Ternana, forse, aveva spinto di più e si era dimostrata più squadra ma la lotteria dei rigori era la ‘forca caudina’ dove dover passare per salire in Serie C1. Il primo rigore lo tirò Carmelo Genovasi, uno specialista che poi andò a giocare anche con la Narnese. Fuori.

Gli rispose Gianpaolo Doto: gol. Baglieri del Chieti mise a segno il primo punto per la sua squadra ma capitan Sciannimanico si incaricò di ristabilire la differenza. Il neroverde Fiaschi si fece parare il rigore da Renzi e subito dopo Sossio Perfetto spiazzò il portiere avversario. E quando Leone sbagliò ancora, non ci fu nemmeno l’esigenza di continuare: la Ternana aveva vinto lo spareggio. Immediatamente la carovana, che aveva occupato la E45 lungo la giornata, si ricompose al contrario, come in un corteo, come una piena di tifosi, con le bandiere fuori dai finestrini, per arrivare a Terni, tutti insieme, a sfilare per Corso Tacito e fare il canonico tuffo nella fontana.

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