In tempo di lock-down, divertirsi col fantacalcio non è un delitto. Allora, immaginiamo come potrebbe essere un calcio con solo 60 società professionistiche.
L’ultima ipotesi di riforma del calcio dopo il coronavirus, quella anticipata da SportItalia, può essere interessante anche per la Ternana. Si tratta ad oggi solo di un’ipotesi ancora tutta da valutare, ma se attuata delineerebbe uno scenario dell’immediato futuro con la Ternana subito in serie B, in un campionato cadetto concepito a due gironi da 20 squadre ciascuno. L’idea sarebbe quella di ridurre le squadre professionistiche italiane dalle 100 attuali a 60, con 20 squadre in serie A, e 40 in serie B divise in due gironi. Più una terza serie, l’attuale serie C, da ridisegnare in chiave semiprofessionisica o addirittura dilettantistica. Mentre per la serie A non cambierebbe nulla, il nuovo format della B verrebbe ritoccato aggiungendo alle 20 attuali aventi diritto altre 20 squadre dalla serie C da scegliere in base ai criteri delle classifiche congelate e di altri parametri (tutte le prime sei di tutti i gironi, più altre due da scegliere in base alla media punti per partite giocate). Nella terza divisione resterebbero le attuali squadre di C escluse dal salto di categoria, più le prime due attuali classificate dei 9 gironi di serie D.
SE LE CLASSIFICHE NON CAMBIASSERO PIU’. Alla luce di questa possibilità, divertiamoci a capire come cambierebbero, nel 2020-2021, le prime tre serie del calcio italiano. Considerando le classifiche ad oggi congelate di tutti i campionati (ma se qualcuno di questi dovesse riprendere e terminare la stagione potrebbe cambiare qualcosa), salvando solo le tre retrocessioni dalla serie A (le attuali ultime 3 classificate che sono Lecce, Spal e Brescia) le tre promozioni dalla serie B (sempre le attuali prime tre che sono Benevento, Crotone e Frosinone), la promozione in serie B di Monza, Vicenza e Reggina che sono le attuali capoliste dei tre gironi di serie C e bloccando le retrocessoni sia in serie B che in serie C; ecco cosa verrebbe fuori. Uno scenario che andrebbe bene anche alla Ternana, la quale si ritroverebbe di nuovo in serie B.
IL POSSIBILE 2020-2021. Vediamo, dunque, come sarebbero le prime tre serie, se dovesse davvero essere attuata questa formula di riforma:
SERIE A (girone unico a 20 squadre)
Atalanta, Benevento, Bologna, Cagliari, Crotone, Fiorentina, Frosinone, Genoa, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Torino, Udinese.
SERIE B (due gironi da 20 squadre, ipotizzando una possibile divisione geografica nord-sud, salvando tutti derby)
Girone A: Alessandria, Brescia, Carpi, Cittadella, Chievo, Cremonese, Feralpisalò, L.R.Vicenza, Monza, Padova, Pordenone, Piacenza, Reggio Audace, Renate, Spal, Spezia, Sudtirol, Triestina, Venezia, Virtus Entella.
Girone B: Ascoli, Bari, Carrarese, Catania, Cosenza, Empoli, Juve Stabia, Lecce, Livorno, Monopoli, Perugia, Pescara, Pisa, Pontedera, Potenza, Reggina, Robur Siena, Salernitana, Ternana, Trapani.
SERIE C o D (tre gironi, anche in questo caso ipotizzando la suddivisione geografica nord-sud e salvando i derby)
Girone A (20 squadre): Albinoleffe, Arezzo, Como, Giana Erminio, Fiorenzuola, Gozzano, Juventus Under 23, Lecco, Legnano, Lucchese, Mantova, Novara, Olbia, Pergolettese, Pianese, Pistoiese, Prato, Pro Patria, Pro Sesto, Pro Vercelli.
Girone B (18 squadre): Arzignano Valchiampo, Campodarsego, Cesena, Fano Alma Juve, Fermana, Grosseto, Gubbio, Imolese, Legnago Salus, Matelica, Modena, Ostia Mare, Ravenna, Rimini, Sambenedettese, Teramo, Virtus Vecomp Verona, Vis Pesaro.
Girone C (20 squadre): Avellino, Az Picerno, Bisceglie, Bitonto, Campobasso, Casertana, Catanzaro, Cavese, Foggia, Monterosi, Paganese, Palermo, Rende, Rieti, Savoia, Sicula Leonzio, Turris, Vibonese, Virtus Francavilla, Viterbese Castrense.
