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Catanzaro-Ternana, il “derby del cuore” di Borrello

Parla il tecnico calabrese, doppio ex da calciatore. “Sono nato calcisticamente in Calabria ma mi sono poi stabilito a Terni. Ho il cuore a metà…”

Un doppio ex, al quale il cuore batte forte. Al punto tale che lui stesso ammette di non sapere proprio per chi tifare. Catanzaro-Ternana è il derby del cuore di Roberto Borrello, calabrese doc ed ex calciatore di entrambe. “Infatti – ammette – ho il cuore a metà, mezzo giallorosso e mezzo rossoverde“. Borrello, fino alla scorsa stagione legato alla Ternana nei ranghi tecnici delle giovanili, ora fa l’allenatore a tutto campo. Ma i suoi ricordi di questa sfida lo riportano a quando era calciatore, avendo cominciato la sua carriera a Catanzaro ed avendo poi legato due momenti della sua carriera alla maglia rossoverde.

PRONOSTICO DIFFICILE. Con Roberto Borrello, facciamo il punto di questa partita. Che gara sarà, mister, questo Catanzaro-Ternana? “Sarà sicuramente una bella partita. Si affrontano due squadre costruite entrambe per vincere il campionato, anche se la Ternana sta facendo meglio. Forse a Catanzaro si aspettavano qualcosa di più, per la squadra che hanno“. Gli è difficile, però, augurarsi la vittoria per l’una o per l’altra. “Mi rimane nel cuore, una partita così. E’ la sfida tra le due squadre alle quali mi sono legato tanto. Mi viene difficile tifare per qualcuna delle due“. Che partita sarà, in ogni modo? “Obiettivamente, Catanzaro è sempre stato un campo difficile. Fare risultato lì non è mai semplice, per nessuno. E’ vero che il Catanzato ha un bel ruolino di marcia in casa, ma la Ternana, fuori casa, sta facendo grandi cose. Un pronostico, non è facile. E’ delicata, come partita, per entrambe. La Ternana, non può permettersi di perdere punti dalla capolista Reggina e dalle altre inseguitrici, così come il Catanzaro non può perdere contatto con le zone alte. Ecco perché dico che è difficile“.

RICORDI INCROCIATI. A Catanzaro, Borrello esordì da calciatore. “Era in serie A – ricorda – e non puoi dimenticare mai la società che ti ha cresciuto calcisticamente e che ti ha fatto giocare in serie A“. La Ternana la affrontò da avversario, in serie C1, in un Ternana-Catanzaro del 1985 al Liberati, risultato 0-0, quando subentrò nella ripresa. “Ma quando ero al Catanzaro – raconta – la Ternana era ancora una squadra come le altre, un’avversaria come tutte. Diverso è stato, invece, quando sono venuto a Terni e  sono andato a Catanzaro a giocare con la maglia delle Fere. Lì, la vissi come un ex ed emotivamente fu una cosa che mi lasciò il segno“.

DUE SQUADRE, UNA CARRIERA, UNA VITA. Suddivide tra Catanzaro e Ternana i suoi ricordi più belli, da calciatore, da allenatore e da uomo. A Catanzaro mosse i primi passi da calciatore e da professionista, a Terni venne a giocare in serie C1 e poi tornò quando la Ternana ripartì dai dilettanti, per riportarla prima in C2 (anche se con il ripescaggio) e poi in C1. “A Catanzaro ho cominciato a giocare. Sono cresciuto lì e  ho fatto la serie A con loro. La Ternana, però, poi mi ha dato tanto. A Terni ci sono rimasto a vivere. Sono legato alla città e ai tifosi“.  Oggi, cosa sta facendo, mister? “Ora sono fermo. Spero di trovare presto una nuova sistemazione“.

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