Alle 15 fischio d’inizio allo stadio Giovanni Paolo II, strettamente legato alle vicende sportive del club e del suo proprietario…
Il calcio di serie C racconta spesso belle storie. Quella della Virtus Francavilla avversario della Ternana, è un’altra che si aggiunge alla lista. Dall’Eccellenza alla Lega Pro in pochi anni, ma soprattutto: bilanci a posto, stipendi regolari,gestione aziendale e una realtà che è cresciuta grazie alla lungimiranza di un imprenditore con la passione del calcio: Antonio Magrì.
Erede di una famiglia di imprenditori del settore immobiliare e titolare esso stesso di vari negozi nel settore in giro, che nella Virtus Francavilla ha investito tempo e (parecchio) denaro. Come Bandecchi a Terni, è lui a investire sullo stadio: sono suoi i soldi (100.000 euro) per mettere a norma, nel primo anno di deroga il ‘Giovanni Paolo II’ (2500 posti in pieno centro città) e sono sempre suoi i soldi per mettere a norma, l’anno scorso, addirittura lo stadio di Brindisi, dove il suo club ha giocato.
MODELLO Volare alto, ma restando sempre attenti: “Sono juventino e il mio modello sono i bianconeri – dichiarò un paio di anni fa a Gianlucadimarzio.it– E’ chiaro che siamo una realtà di provincia senza un enorme bacino di utenza, ma al tempo stesso possiamo fare calcio senza grandi pressioni. La nostra dimensione al momento è la Lega Pro e lo sarà per i prossimi anni: se vorremo fare qualcosa in più, dovremo adeguare le strutture”
Per adesso, si gode l’imbattibilità casalinga nell’anno solare, oltre alle tre qualificazioni playoff consecutive in tre anni di professionismo, col quinto posto all’esordio. La Ternana, che alle 15 di domenica 28 settembre sfiderà la formazione di Trocini, mira a confermare il bottino di marcia esterno, dovrà scontrarsi anche con la cabala. Ma nessuno, in casa rossoverde è superstizioso.
