L’episodio avvenuto nel corso della presentazione dei rossoverdi a settembre nella missiva di risposta dell’ex delegato provinciale al numero uno regionale. E cita Totò: “Ci sono uomini e caporali”

Stefano Lupi non è più il delegato provinciale del Coni ternano. Nel tardo pomeriggio di sabato, con una comunicazione stringata di poche righe, il presidente regionale Domenico Ignozza gli ha revocato la delega motivando l’atto con la fine del ‘rapporto di fiducia’ assumendo l’interim fino a scadenza del quadriennio olimpico.

Nella replica, che il dirigente sportivo ha mandato ai giornali c’è una chiara difesa del lavoro svolto per il territorio ma è c’è anche un riferimento alla vicenda di quest’estate, quando in piena polemica per il mancato ripescaggio, l’allora presidente della Ternana Stefano Ranucci spiegò le motivazioni che lo avevano portato a far togliere il vessillo del Coni dal pennone dello stadio Liberati.

Lupi rispose dal palco della Festa dello sport di Terni, presso la sede della Fondazione Aiutiamoli a Vivere, mentre nessun segnale giunse dai vertici regionali del Coni in particolare dallo stesso Ignozza che quella sera era allo stadio . Nella missiva di Lupi, la bordata ad Ignozza, proprio in riferimento a quell’episodio: “Come posso interagire con uno al cui cospetto, in una manifestazione pubblica, gli viene ammainata provocatoriamente  la bandiera del Coni sotto il naso e rimane tranquillo ed impassibile al suo posto. Consiglierei ad Ignozza più determinazione nel tutelare e promuovere il mondo sportivo umbro e ternano”.

LA MISSIVA Nella missiva, Lupi cita Totò, dividendo “uomini e caporali” ed  illustra tutti i risultati posti in essere durante la sua gestione, comprese le battaglie per il Palasport e per riavere una sede Coni a Terni: “Il porre l’accento sulla necessità di infrastrutture sportive, come il Palazzetto o il Campo Scuola, adoperarsi per il completamento del Ciclopattinodromo, lavorare per la messa in sicurezza delle palestre rientra nei compiti istituzionali di qualunque Delegato Coni in Italia. In Umbria invece tutto ciò parrebbe disturbare chi pretende di narcotizzare un movimento di volontari ed appassionati che a Terni produce molto in termini di sport e valori.  Visto che da tempo Ignozza aspirava  a rivestire il mio ruolo vorrei ricordargli di esercitarlo con l’educazione che si deve alla comunità ternana”, scrive fra le altre cose.

SOLIDARIETA’ DAL COMUNE. Intanto, Lupi incassa – non è cosa da poco – la solidarietà del Comune, in particolare dell’assessore Elena Proietti che su facebook scrive: “In questi dieci mesi ho avuto la possibilità di apprezzare la passione e l’entusiasmo che hanno animato l’operato di Stefano Lupi alla guida del #CONI provinciale di #Terni. Sono dispiaciuta per come è finita la sua esperienza da delegato provinciale del Comitato olimpico ma sono convinta che continuerà a offrire al movimento sportivo cittadino e provinciale il suo prezioso contributo. Grazie Stefano per il lavoro svolto in questi anni. Quanto alle polemiche politiche sollevate in queste ore preferisco glissare nel rispetto del principio di autogoverno del movimento sportivo italiano”.