
L’organo costituzionale non ha ancora preso una decisione sul format: cadetti in campo. La Ternana quindi costretta ancora ad aspettare
Niente da fare sul fronte del Consiglio di Stato. Era attesa per oggi la risposta dell’organo di rilievo costituzionale della Repubblica sulla vicenda legata al format della Serie B a 22 squadre, ma il pronunciamento non c’è stato. La materia del contendere era il ricorso presentato dalla Lega B contro la decisione del Tar il quale aveva favorevolmente accolto la richiesta delle società coinvolte nella storia del ripescaggio per tornare da una B a 19 squadre a una da 22.
Dunque le squadre del campionato di serie B sono regolarmente scese in campo già stasera per la nona giornata. Erano due le ipotesi in ballo: una sospensione del provvedimento cautelare del Tar da parte del Consiglio di Stato ed in questo caso la giornata di B si sarebbe regolarmente disputata. Oppure una conferma di tale provvedimento. E quindi, su precisa richiesta della Figc i club sarebbero stati obbligati a non scendere in campo. Ma il Consiglio ha rinviato la decisione e dunque, squadre cadette in campo.
TEMPI CHE SI ALLUNGANO. Diventano quindi almeno 9 le partite da recuperare per la Ternana qualora dovesse essere sancito il 30 ottobre dal Consiglio Federale Figc il reintegro in B dei rossoverdi. Anche la Ternana andrà al Consiglio di Stato, ma per la bocciatura del ricorso sul famoso punto D4, ovvero i criteri di ripescaggio. Intanto però nelle prossime ore si attende il pronunciamento del Consiglio di Stato sul format cadetto.
