Dopo 4 anni e mezzo il dirigente di Pescara lascerà il club rossoverde: ripercorriamo la sua storia con le Fere

Nel bel mezzo di una rovente estate ternana, sia dal punto di vista climatico che quello delle vicende della società rossoverde, termina la storia tra Luca Leone e le Fere.

Il direttore sportivo pescarese, arrivato a Terni nel dicembre 2018 per sostituire Danilo Pagni, è stato un personaggio non troppo apprezzato dalla piazza e, forse, nemmeno da tutti gli allenatori (ben 5) con cui ha lavorato nei 4 anni e mezzo alla Ternana. Gli va riconosciuto, comunque, il merito di aver portato in rossoverde calciatori che poi hanno fatto molto bene, alcuni venduti a club prestigiosi, e di essere stato il ds della strepitosa promozione dei record in Serie B. Vediamo allora quali, secondo la redazione di Calciofere.it, sono stati i top e flop tra gli acquisti della sua gestione.

ACQUISTI TOP

PARTIPILO: La migliore intuizione di Leone alla Ternana: preso dalla Virtus Francavilla come talento promettente, dopo un primo anno di apprendistato è sbocciato con Lucarelli, diventando un top player per la Serie B, tanto da essere ceduto al Parma.
PALUMBO: Il figliol prodigo tornato a Terni, dopo le esperienze non troppo fortunate a Trapani e Salerno. Viene preso in prestito dalla Sampdoria e poi riscattato per 150mila euro, infine, venduto al Modena qualche giorno fa. Una delle bandiere e uomo simbolo della storia recente della Ternana.
FALLETTI: Nessuno poteva credere ad un clamoroso ritorno del Folletto, che è sceso addirittura in Serie C. Decisivo per la risalita delle Fere nel calcio che conta. Preso in prestito dal Bologna e riscattato dopo due anni per 1,2 milioni di euro.
MAMMARELLA: Acquisto di grande esperienza e carisma, uno dei leader della squadra, negli ultimi due anni della carriera. Oltre a questo, un piede sinistro fatato che si è rivelato importantissimo per le sorti delle Fere.
BOBEN: Una delle sorprese del fortunato mercato dell’estate 2020. Arrivato dal Livorno, diventa una colonna della difesa, abbinando solidità, aggressività ed eleganza. Purtroppo non è stato in grado di confermarsi in Serie B.
DIAKITE’: Colpo soprattutto in prospettiva dal Teramo (circa 500mila euro), ma già nella prima stagione in rossoverde si è ritagliato spazio ed è migliorato. Straripante nel secondo anno, uno dei migliori come costanza di rendimento.
CAPUANO: Preso a parametro zero, innesto di esperienza e spessore. Peccato per i troppi infortuni che ne hanno condizionato il rendimento
CORRADO: L’acquisto più azzeccato della passata stagione. Preso dall’Inter, che tutt’ora può far valere il diritto di recompra, ha stupito tutti, diventando subito titolare all’esordio in Serie B. Adesso fa gola a tante big.

ACQUISTI FLOP

BOATENG: Uno dei primissimi trasferimenti concretizzati da Leone appena arrivato. L’italo-ghanese cresciuto nel Milan, arrivato dopo essere transitato dalla Slovenia, viene ricordato soprattutto per i gol sbagliati. Successivamente ha girato in prestito, fino a svincolarsi nel 2022.
CASTIGLIA: Arrivato con un buon curriculum, ma in una delle peggiori stagioni dell’epoca recente della Ternana. Poca personalità e nessuna giocata degna di nota.
VERNA: L’ex Lanciano giunge a Terni scendendo di categoria dalla B dal il Pisa, sulla carta un buon rinforzo per il centrocampo. Ma l’esperienza in rossoverde dura solo 9 partite, la Ternana non lo riscatta.
GHIRINGHELLI: Ci si aspettava molto di più dall’ex Cittadella, che è stato per mesi ai margini della rosa. Una piccola parentesi positiva con Andreazzoli, che aveva creduto in lui, ma nulla più. Da qualche settimana è stato venduto al Sudtirol.
PETTINARI: Un ritorno al Liberati in pompa magna, ma è solo uno sbiadito ricordo del giocatore ammirato nel 2017, l’anno della clamorosa salvezza con Liverani. Qualche lampo qua e là, una prima stagione sufficiente, ma nella seconda non gioca e viene mandato in prestito a Benevento. Quasi sicuramente partirà in estate.
BOGDAN: Dopo la positiva esperienza e la promozione con la Salernitana, il croato fatica nella difesa rossoverde. Tanti errori, poca sicurezza.
CAPONE: Giovane promessa, in prestito dall’Atalanta. Praticamente un fantasma nell’anno in rossoverde.
CASSATA: Un po’ un oggetto misterioso, che a volta ha dato l’impressione di poter emergere, ma che più spesso si è perso nel nulla. Nonostante le prestazioni non positive, una big come lo Spezia ha creduto in lui.