Sabato pomeriggio al Liberati la sfida fra rossoverdi e calabresi. Giochiamo in anticipo il confronto insieme a Valter Leone di Tifocosenza.it

Manca ormai poco alla sfida fra Ternana e Cosenza, in programma sabato alle 14 allo stadio Libero Liberati. Analizziamo i temi del match insieme a Valter Leone, collega di Tifocosenza.it.

“La partenza con 6 punti nelle prime tre giornate è stata sicuramente una piacevole ed inattesa sorpresa– dice Leone- quindi in questo momento il clima è buono. All’ultimo allenamento a porte aperte c’era anche un buon numero di tifosi ad incitare il gruppo”.

La sfida è molto sentita, “anche perchè sicuramente la Ternana sarà una delle squadre contro le quali il Cosenza si giocherà la salvezza“. C’è grande rispetto per la Ternana,  spiega Valter Leone “ma Dionigi è un tecnico che guarda molto poco agli avversari – che comunque studia e per i quali si prepara con attenzione – e piuttosto si concentra sui miglioramenti della squadra. Cosa dovrà temere la Ternana? Che il Cosenza non verrà a speculare sul punto: erano anni che qui non vedevamo una squadra andarsi a giocare così tutte le partite. Il Cosenza invece sa bene che Lucarelli è un grande tecnico e che alla Ternana cava il meglio dalle difficoltà”.

Le ultime

Il Cosenza è partito in anticipo, per preparare la sfida in una località del ternano. Dionigi, uno degli ex della sfida, non ha grossi problemi. Spiega Leone: “Dovrebbe portare in panchina i due nuovi, con Calò che non ha svolto la preparazione ed è in ritardo e Sidibe che si è allenato con l’Atalanta, mentre Gozzi non è pronto, sta ancora lavorando. Prestianini ha debuttato a Parma e potrebbe anche lui subentrare mentre l’unico assente potrebbe essere il giovane Nassi che dopo l’allenamento ha accusato una caviglia gonfia. Credo quindi che dovremmo vedere lo stesso undici visto col Modena, con Larrivey al posto di Butic“.

Dunque si va verso un 4-3-1-2 con Matosevic in porta; gli ex Rispoli e Rigione con Vaisanen e Panico in difesa; Vallocchia, Florenzi e Voca in mediana con D’Urso  dietro a Brignola e  Larrivey.