Tutti i cambi di ragione sociale, da Unione Sportiva Terni all’attuale Ternana Calcio, e gli avvenimenti storici, politici e sportivi che li hanno provocati

Sono dodici le denominazioni societarie del club rossoverde nel corso degli anni, anche a causa di una decina di fallimenti, che l’hanno spesso costretto a cambiare ‘carta intestata’. La prima denominazione che si conosce è quella di Unione Sportiva Terni, per una compagine polisportiva. Era il 1925 e in quell’anno prendeva vita anche la Narnese, la Regina Elisabetta sarebbe nata l’anno dopo. Ma l’influenza dell’acciaieria era fortissima già allora, al punto che dodici mesi dopo fece il club rossoverde direttamente “suo”.

Ecco allora nascere l’Unione Sportiva della Società Terni. Il mondo stava cambiando e la politica fece in seguito la sua comparsa con la Polisportiva Fascista Ternana, che aveva sì i colori rossoverdi ma anche bordature di nero su maglie e distintivi. Quella denominazione durò soltanto un anno e nel 1929 venne adottata quella di Terni Football Club, il nome inglese passò inosservato alla censura. Che era davvero miope e feroce: l’Internazionale di Milano venne ribattezzata Ambrosiana Inter.

Fino al 1934 andò avanti così, poi la censura colpì e la squadra fu costretta a cambiare nell’italianissimo nome di Polisportiva Fascista Mario Umberto Borzacchini, nome che si portò dietro sino al termine della Seconda Guerra Mondiale. La fine delle ostilità determinò anche il cambio di ragione sociale per la Società Sportiva Ternana, durato sino al 1970. Da quel momento in poi il cambio di nome fu determinato solo da fattori economici, ovvero i fallimenti.

Si passò quindi ad Associazione Calcio Ternana e poi, sino al 1988, a Ternana Calcio. Ricomparve poi per un lustro anche il nome Polisportiva pur senza altri sport oltre il Calcio. Ci fu, per un anno, anche la fugace apparizione della Associazione Sportiva Ternana Calcio per tornare poi alla consolidata Ternana Calcio. Sino al 2017, quando arrivò un’altra sostituzione in Ternana Unicusano Calcio. Una ragione sociale che proprio non si poteva leggere nè digerire, così il patron Bandecchi tornò al collaudatissimo Ternana Calcio di oggi.