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Ternana, parola a Lucarelli e Leone: “Potevamo fare meglio, ma c’è un progetto importante insieme”

Il tecnico e il direttore sportivo rossoverde hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Cosenza: “Stiamo crescendo, ci vuole più umiltà. Il pensiero di Bandecchi è il nostro”

La Ternana non può più sbagliare e sabato al Liberati arriva il Cosenza. Alla vigilia di uno scontro che può essere decisivo, alla fine di una settimana molto calda anche in società, il mister Cristiano Lucarelli e il direttore sportivo Luca Leone hanno parlato in una conferenza stampa congiunta.

Prima ha parlato il mister: La gestione dello stress fa parte del nostro mondo e del nostro lavoro. Non è la prima volta che ci troviamo in situazioni come questa, per me è un piacere per come sono fatto. La situazione è molto meno grave di quello che si pensa, vista anche la classifica. Poi perdere non piace a nessuno, avremmo potuto fare meglio nelle ultime partite, ma manteniamo la calma, abbiamo un vantaggio rassicurante. Dobbiamo portare la nave in porto prima possibile con serenità, se non saremo troppo bravi ci metteremo un po’ di più- Siamo convinti che centreremo l’obiettivo minimo della salvezza”

Domani dobbiamo fare una partita operaia, cercare di non valorizzare i pregi del Cosenza, che sono quelli di recuperare palla a lanciare per i due attaccanti che sono dei missili. Cercare di fare tesoro degli errori dell’andata, se abbiamo fatto degli errori di presunzione li abbiamo fatti all’inizio. Oggi conosciamo pregi e difetti e dobbiamo valorizzare pregi e migliorare difetti”

La convocazione del presidente a Roma? Non sono pagato per commentare queste cose, ma per allenare la squadra. Lui mi ha detto che era perché doveva partire per Londra e non aveva tempo di venire a Terni come sempre. Lo abbiamo fatto volentieri, ma non è emerso nulla di nuovo e di particolare rispetto a quello che ci dice tutti i giorni. Ci ha motivato, ma non ho notato delle cose particolari rispetto al solito, quando le cose non vanno bene le argomentazioni sono sempre le stesse, da quando ho iniziato a giocare a calcio. Conosco le ambizioni di Bandecchi ed il suo modus operandi, poi non so se ha fatto bene o meno, i risultati del campo lo diranno. Sui social a volte possono passare dei messaggi diversi da quella che è la realtà”

“Le assenze? Siamo comunque attrezzati per far fronte a qualsiasi assenza, poi ci sono delle caratteristiche diverse dei calciatori, ho messo sempre squadre che potevano giocarsi le partite. Agazzi ha fatto il primo allenamento in gruppo, così come Ghiringhelli, ma è prematuro pensare ad una convocazione. Pettinari ha avuto un problema, è da valutare”

“La preparazione fisica? Giocando ogni 3 giorni sono discorsi che lasciano il tempo che trovano, è più un discorso di recupero fisico tra una partita e l’altra. In questi 40 giorni sapevamo che avremmo potuto avere dei problemi. Nonostante tutto nell’ultima mezz’ora a Vicenza abbiamo confermato di stare bene fisicamente. Le statistiche sono solo dei riferimenti e non solo la verità assoluta. La Ternana soltanto in una occasione gli avversari hanno ribaltato il risultato, in Serie B tutti ti studiano e di solito chi va in vantaggio è difficile che si fa recuperare, pensano tutti prima a non prenderli. Nella partita contro il Pordenone sono emerse altre caratteristiche, giocando male abbiamo corso e lottato tanto. A Ferrara e a Vicenza ci sono stati sprazzi di buona Ternana, i biancorossi nel primo tempo hanno superato due volte la metà campo. Con entrambi i moduli le statistiche sono simili, conta l’atteggiamento”

“Il Cosenza ha fatto alcuni cambiamenti nel mercato di gennaio e con Bisoli hanno un approccio più battagliero, ma a livello di modulo mi aspetto lo stesso. Dobbiamo essere umili e consapevoli che sarà un pomeriggio difficile. Il fatto di giocare troppo penalizza il gioco. Ho sentito anche Longo che ormai non è più calcio, ma la stanchezza forse penalizza più le squadre che cercano di fare la partita, è molto più dispendioso rispetto a difendersi e aspettare l’avversario”

Le parole del ds Leone: “Non mi piace tanto apparire in pubblico, mi piace più parlare con il mister nello spogliatoio. Mi reputo abbastanza coerente, il mister è al centro del progetto, dobbiamo pensare al futuro, gli abbiamo fatto 4 anni di contratto, la società con Bandecchi in primis crediamo in questo progetto. Lucarelli deve stare sereno, al di là di quelle che sono alcune esternazioni del presidente. Lui vuole sempre vincere e se non vinco mi manderà via. Si discute, ma è giusto che sia così in una famiglia e in un’azienda. L’obiettivo è quello di crescere insieme. Noi andiamo a cena tutte le sere e ci vediamo tutti i giorni sul campo, a volte litighiamo pure, ma vogliamo la stessa cosa, cioè vincere. Quest’anno abbiamo incontrato qualche difficoltà, è un anno di assestamento, l’importante è piantare delle piante e non dei fruscelletti. Le piante sono dei ragazzi che ci seguono, le difficoltà vanno affrontate insieme, la squadre verrà migliorata di anno in anno. La squadra è buona, abbiamo fatto scelte di primo livello e sarò così anche in futuro. A fine stagione faremo le nostre valutazioni, Bandecchi lancia le stilettate su Instagram, ma conosciamo il suo pensiero. Vogliamo che Lucarelli diventi il miglior allenatore della Serie B, stiamo progettando il futuro, ci sono tanti progetti importanti come il Centro Sportivo e un grande Settore Giovanile. Noi non dobbiamo vendere sogni, ma progettare sogni. Non è che se prendo Tizio o Caio automaticamente andiamo in Serie A, raggiungeremo i nostri obiettivi, non so quanto ci vorrà, magari 4-5 anni”.

“Il mister ha 4 anni di contratto, oggi sono qua per metterci la faccia. Quando il presidente mi ha chiesto di incontrare Lucarelli l’ho scelto io, quindi conosco tutti i suoi pregi e i suoi difetti, come di tutti i calciatori. Bisogna amare anche i difetti degli altri, conoscersi, capire e diventare uniti. Solo quando si diventa forti si vince, altre strade non ne conosco, dobbiamo continuare su questa strada. Forse siamo stati un po’ troppo presuntuosi, dobbiamo tornare umili e rientrare nel carro armato. Il presidente ci porta il conto tutte le settimane. Le sue parole le prendo come stimolo e non come rimprovero, le trovo giuste e non sbagliate. Lui è un presidente diverso da tutti gli altri, lui vuole vincere e ha chiaro l’obiettivo”.

“Io faccio un lavoro le cui decisioni vanno prese a giugno, non a settembre. Devo dare un giudizio tecnico ed economico sui calciatori, non è che se si perdono due partite va in fumo tutto il lavoro. Le scelte vanno fatte a giugno, valutando quelli che ci sono e quelli da prendere. Quest’anno eravamo una neopromossa e ho avuto anche alcuni rifiuti. Oggi il mondo del calcio già ci vede con un altro occhio, a giugno magari non avevamo quella credibilità che abbiamo oggi, poi non mi piace convincere i calciatori soltanto con i soldi, sarebbe troppo facile”

“I rinnovi di Iannarilli e Sorensen? Il portiere non è in scadenza, il difensore ha voluto lui firmare un anno, è tornato da poco in Italia e voleva rendersi conto della società, del gruppo e delle ambizioni, a fine anno ci siederemo e valuteremo con lui, anche in base delle richieste. Non c’è nessuna intenzione di smantellare la squadra, valuteremo anche i vari riscatti a fine anno”

Quanto conta il progetto stadio-clinica? Ho avuto due rifiuti perché ci alleniamo sul campo in sintetico, quindi progettare anche strutture è importante per dare messaggi a calciatori e procuratori. Lo abbiamo visto con la Juve, con lo stadio nuovo hanno vinto 10 scudetti, al vecchio Delle Alpi andavano 25-30mila spettatori. Avere delle strutture all’altezza è fondamentale”

“Sicuramente potevamo fare meglio, non ci nascondiamo. Ma dobbiamo capire in maniera lucida cosa non è andato, ma lo faremo quando sarà giusto, a tavolino a fine stagione”

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2 anni fa

per me ve ne dovete andare

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2 anni fa

puntuale!

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2 anni fa

🦁 🤡

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