L’Aic ribadisce la necessità dell’immunizzazione e il sottosegretario Costa conferma: “Atleti no vax non potranno più gareggiare”

Percentuali di giocatori vaccinati da record, col 98%, e una lettera inviata dall’Assocalciatori a tutti gli associati tre settimane fa – prima del nuovo decreto – per consigliare vivamente la terza dose: è questa la fotografia dei campionati italiani di calcio, nei giorni in cui i nuovi provvedimenti anti-Covid del governo introducono l’obbligo di green pass rafforzato per l’ingresso di tutti gli sportivi e gli atleti negli spogliatoi e negli impianti sportivi.

“Con il 98% dei vaccinati, l’Italia ha le percentuali più alte in Europa – dice il presidente Umberto Calcagno – Un dato di cui essere orgogliosi: abbiamo sempre fornito assistenza ai giocatori, e soprattutto informazioni. Anche in questi giorni, ne abbiamo convinti alcuni di quella percentuale residuale non immunizzata, che ci chiedevano delucidazioni“. Tre settimane fa, dopo il direttivo, l’Aic ha inoltre inviato una lettera a tutti i suoi iscritti consigliando vivamente la terza dose.

Il sottosegretario Costa

Intanto, mentre ormai il green pass rafforzato è realtà e di fatto spalanca le porte all’obbligo vaccinale per gli atleti professionisti, il sottosegretario alla salute Andrea Costa rincara la dose. “l momento è delicato ma grazie alla responsabilità degli italiani ne usciremo. Indubbiamente la variante Omicron è molto più contagiosa, le prime evidenze scientifiche dimostrano che è contagiosa ma meno potente rispetto a quelle precedenti. I numeri sono grandi ma dobbiamo proseguire nel rispetto delle regole e della campagna vaccinale – dice a Radio Punto Nuovo – Ci auguriamo che anche negli stadi ci sia un’assunzione di responsabilità. Si vedevano troppi tifosi senza mascherina. Altri Paesi europei hanno preso provvedimenti più severi ma noi riteniamo che la riduzione al 50% possa bastare. Gli atleti no-vax non possono più giocare. La pandemia ha dimostrato che ha una grande dinamicità e non possiamo permetterci di vanificare i sacrifici che facciamo da due anni”