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Bandecchi: “Stadio in quattro anni, vi dico la mentalità che voglio dalla Ternana. E se gli altri gufano…”

Il numero uno rossoverde su Radio Incontro Terni. “Ora, giochiamo come se fossimo noi a rincorrere. A Viterbo? Mancavano solo i pesci”.

Il presidente della Ternana, Stefano Bandecchi, è intervenuto in diretta telefonica all’indomani di Viterbese-Ternana sulla trasmissione sportiva di Radio incontro Terni. Ha parlato di diverse cose. Prime indicazioni sui tempi per il nuovo stadio Liberati, in circa quattro anni, per un progetto del quale ora parlerà con il sindaco Leonardo Latini e con l’assessore regionale Enrico Melasecche. Ma ha anche invitato a tutti a restare umili da qui alla fine del campionato. La mentalità, ora, deve essere non quella di chi guida, ma quella di chi gioca come se dovesse invece rincorrere. “Mancano 17 partite e ancora tutto può succedere. Gli altri gufano? E’ normale. E se un giorno dovessimo perdere una partita, niente drammi“. Sperando, tuttavia, di tenere questa imbattibilità “per altri due anni“.  Ha inoltre raccontato l’avventura della difficile partita giocata a Viterbo su un campo pesante, ma vinta grazie al cinismo e alla capacità di concretizzare.

QUATTRO ANNI PER LO STADIO. Bandecchi comincia pure a indicare dei tempi perché il nuovo stadio di Terni diventi realtà. E annuncia un incontro informale con le istituzioni cittadine per mercoledì 27 gennaio. “Lo stadio? Procede benissimo. Incontrerò informalmente il sindaco e l’assessore Melasecche, per parlare del progetto. Il progetto è finito, poi si riunirà la giunta comunale e quindi si riunirà quella regionale. Una parte del progetto deve essere analizzata dal Comune, una parte dalla Regione. Entrambe le parti sono disponibili a portare avanti la cosa. Quanto ci vorrà? se entro la prossima stagione dovessimo avere tutte le autorizzazioni, poi ci vorrebbero tre anni per fare lo stadio. Oggi, vi dico: meno di quattro anni“.

LA MENTALITA’ BANDECCHIANA. Il presidente continua a non sbilanciarsi sull’andamento della Ternana che ad oggi guida la classifica con 8 punti di vantaggio. Lui, però, ha sottoposto alla squadra una filosofia da seguire, per affrontare questo girone di ritorno come se le parti, quelle oggi recitate dai rossoverdi e dalle loro inseguitrici dirette, fossero invertite. “Mancano 17 partite alla fine – dice – e ad oggi, visto quanto manca, non sono così distanti nemmeno quelli che ci stanno 15 punti dietro. Io ho già detto tempo fa a tutta la squadra e al nostro generale che è mister Lucarelli, d’accordo anche con il direttore Luca Leone e con il vicepresidente Paolo Tagliavento: adesso dobbiamo far finta di essere non 8 punti avanti, ma 8 punti indietro. Dobbiamo, cioè, gareggiare tutte le volte come se dovessimo colmare questi 8 punti che ci dividerebbero dalla vetta. E’ questa, oggi, la nostra mentalità. Io voglio dire a tutti che non esiste squadra imbattuta nella vita. il vero campione è chi sa andare giù e sa rialzarsi. Noi, ancora, non siamo caduti. Però ci può stare, di cadere. E allora, sarà in quel momento che la Ternana dovrà dimostrare di essere la Ternana. A partire da me.  Dunque, se una volta inciamperemo, non drammatizziamo. Anche perché noi abbiamo programmato di inciampare tra due anni, alla decima partita di… quel campionato che ci sarà…“.

LA BATTAGLIA NEL PANTANO-ROCCHI. Bandecchi è tornato anche sulla vittoria di Viterbo, su un campo difficile e reso pesante e bagnato dalla pioggia. “Loro hanno avuto poche occasioni e noi altrettanto poche. Ma noi siamo stati più cinici e più bravi a sfruttare un’occasione avuta,  facendola diventare un gol. Ma era una partita difficile. Il campo? Mi ricordo una parte allagata in cui, a un certo punto, ho detto che sarebbe stato da buttarci dentro i pesci. Anche gli addetti, che ci hanno provato tanto, non riuscivano a mandarla via, quell’acqua. Avrei voluto prendere le scope e aiutarli anche io, ma non c’era nulla da fare. Inoltre, sul resto del campo c’erano zolle di 30 centimetri. Io sono tornato a casa con i jeans tutti sporchi di fango“.

GUFI E SOLIDARIETA’. Mentre da più parti si pensa che la Ternana prima sia destinata ad arrestare questa sua corsa, anche il presidente Bandecchi prende con filosofia questi auspici, provenienti per lo più da piazze legate a squadre rivali e dirette avversarie nella lotta alla vittoria del campionato. “Quest’anno la squadra gufata siamo noi. E meno male! Speriamo che sia così fino al 25 aprile! Lo scorso anno, la squadra gufata era la Reggina. Oggi, chi tifa per le nostre dirette avversarie, perché non dovrebbe sperare nelle nostre sconfitte? E’ normale, questo“. Si guarda in casa propria. Si bada a una mentalità vincente che si sta cercando di costruire non solo in campo ma anche fuori, con le iniziative di solidarietà dell’associazione Terni col cuore. “Mi piace – dice il presidente Bandecchi – la mentalità che stiamo creando. Una mentalità in due fasi: una è quella sul campo verde, fatta di cattiveria, agonismo e sportività; l’altra è quella fuori dal campo, con classe ed eleganza e che sa pensare anche al sociale“.

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