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Ternana, non fidarti di un Foggia in crisi!

La Ternana affronta il primo di due impegni consecutivi casalinghi con il morale alle stelle per la vittoria conseguita contro il Catania ma deve ritrovare in fretta la necessaria umiltà per affrontare un Foggia in crisi di risultati ma deciso a dare battaglia. Più che probabile un nuovo turn-over.

Attenzione, il pericolo è dietro l’angolo e si chiama Foggia. La squadra pugliese, che è già al terzo allenatore, è reduce da tre sconfitte consecutive, ma la Ternana non può e non deve fidarsi di un complesso alle prese anche con problematiche societarie oltre che di risultati. D’accordo, sulla carta sembrerebbe un avversario facile da addomesticare, ma proprio per queste ragioni la Ternana non deve indietreggiare di un passo rispetto alle recenti prestazioni. E, purtroppo, a complicarle il compito ancora una volta ci si mettono le condizioni meteo che non sembrano in questo avvio di campionato esserle delle ottime alleate.

Ancora una volta, infatti, la squadra non troverà un terreno di gioco che si confà alle proprie caratteristiche; l’intenso temporale che si è abbattuto su Terni alla vigilia, oltre ad allagare il Liberati, ha impedito alla squadra di effettuare l’allenamento di rifinitura. Ruoli e compiti, quindi, da definire alla luce di quelle che saranno le condizioni del manto erboso del Liberati che consiglieranno a Lucarelli una squadra agile e veloce oppure una più strutturata fisicamente, più adatta ad un campo pesante. Fortunatamente, però, oggi il tecnico rossoverde  ha questa possibilità di scelta che non ha avuto, ad esempio, contro la Viterbese. Al di là della fisicità o meno della squadra che scenderà in campo la Ternana deve cercare con ogni mezzo di dare continuità alle vittorie anche perché quella odierna è la prima di due partite casalinghe che potrebbero rappresentare il trampolino di lancio per un primo importante allungo in graduatoria.

E deve cercare di non accusare cali di tensione nel corso del match; il tecnico rossoverde non ha gradito come la squadra ha gestito il finale di partita di Lentini e a dargli ragione arrivano dei numeri inconfutabili. L’analisi degli stessi, infatti, evidenzia come la squadra nella parte finale del match sia stata molto più imprecisa commettendo errori nei passaggi e di come il possesso palla sia stato netto a proprio favore fino alla realizzazione del secondo gol per poi scemare nella parte finale. Altro dato interessante emerso, poi, è quello della diminuzione dell’intensità del pressing, una diminuzione fisiologica, crediamo, dopo il terzo gol. Si tratta, quindi, di migliorare ulteriormente alla luce dei dati emersi scientificamente dagli strumenti in dotazione allo staff tecnico ed è per questo che a Lucarelli non sono piaciuti i minuti finali.

Riteniamo, però, che un rilassamento dopo 70/75 minuti giocati più che intensamente dai rossoverdi sia anche comprensibile visto che siamo alla settima giornata e che la condizione fisica non può essere ancora ottimale. E come sottolineavamo all’inizio attenzione a non fidarsi del Foggia e della sua apparente arrendevolezza. E’ vero che la mancanza di risultati porta ad una insicurezza tale che anche la giocata più facile diventa difficile ma è anche vero che nei momenti di difficoltà  la rabbia e la volontà di una inversione di tendenza possono essere determinanti. La delicatezza del match e l’importanza del risultato e il suo ripercuotersi sulla classifica lo richiedono espressamente. Senza se e senza ma. Senza o con turn over che anche oggi al Liberati potrebbe trovare ampia applicazione.

Si, perché Lucarelli in conferenza stampa ha espressamente dichiarato che la sua massima aspirazione quando ci sono i turni infrasettimanali è quella di fare un turn over con 10 elementi. Un po’ troppo massiccio, a nostro avviso, ma la validità della rosa che presenta valide alternative in tutti i ruoli glielo potrebbe consentire. Siamo, però, sicuri che non lo farà mai! Insomma, anche contro il Foggia ci saranno variazioni di formazione ma questo non lo preoccupa. Quello che turba, invece, il sonno di Lucarelli è trovare una squadra determinata e motivata al cento per cento, consapevole delle difficoltà che presenta il match e la necessità, quindi, di non sbagliare approccio.

 

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