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Ternana: Sini, Lucarelli e i “cavoli a merenda”

Retroguardia rossoverde già falcidiata, con l’aggiunta del difensore che all’ultimo non scende in campo. Il tecnico: “Ho dovuto rifare tutto”

I “cavoli a merenda”, erano quelli celebri cantati allo Zecchino d’Oro dal coro dell’Antoniano. Tornano però alla mente, quando si pensa a Cristiano Lucarelli alla vigilia di Ternana-Albinoleffe di Coppa Italia. Il tecnico della Ternana ha avuto anche lui dei “cavoli a merenda”, ma con l’aggiunta che questi erano amari. La merenda (senza cavoli, in verità) è stata citata proprio dall’allenatore nel dopogara, spiegando il modo in cui ha dovuto reinventarsi la formazione e anche ridisegnare il modulo, a poche ore dal fischio d’inizio. Tutto perché si è ritrovato out pure Simone Sini, sempre più in odore di partenza e rimasto clamorosamente fuori dalla partita.

IL “GRAN RIFIUTO”. Sin dalla diffusione delle, distinte ufficiali con le formazioni, balzava all’occhio l’assenza del difensore ex Viterbese, che era seduto in tribuna. Come mai, viste le ben dieci assenze, abbiamo aggiunto pure l’undicesima (per di più in un reparto come la difesa con gli uomini ridotti all’osso), subentrata non per motivi fisici? Sono state chieste spiegazioni allo stesso Lucarelli, che ha così spiegato a fine gara: “Lui non ha dato la disponibilità, per questa sera. Di comune accordo, è andato in tribuna. Abbiamo preferito non forzare la mano. Lui è al centro di alcune trattative di mercato e, probabilmente per non rischiare, non ha dato disponibilità. Personalmente, io ne ho preso atto“.

MEGLIO NON RISCHIARE… Dunque, tutto chiaro. Sini ha mercato ed è pronto ad andare altrove. E così, piuttosto che rischiare di farsi male giocando e andare in un’altra squadra con le gambe non tutte intere,  allora meglio restare prudentemente in tribuna, anche se la squadra era già di per sè falcidiata e anche se al tecnico si dava un grattacapo in più tra i tanti che già aveva. E Lucarelli si è trovato costretto a ridisegnare ancora una volta la già risicata squadra e persino a cambiare modulo passando al 3-4-1-2, costringendo Partipilo e Furlan a fare i terzini. “Il forfait di Sini – conferma l’allenatore – ci ha costretto  cambiare pelle. Avevamo fino alla mattina preparato una partita, pensando di giocare con il 4-2-3-1. Invece, all’ora di pranzo è arrivata questa comunicazione e così, all’ora della merenda, abbiamo dovuto preparare sulla lavagna un altro tipo di partita che non pensavamo di dover preparare. Per questo, sono contento dei miei ragazzi che, in campo, non hanno accusato il colpo e non hanno cercato alibi“.

SCAMBIO CON LAVERONE? Simone Sini, ora, ha le valigie in mano. La sua partenza appare a questo punto scontata. Questo, nonostante i tanti messaggi avuti dal suo allenatore anche nelle conferenze stampa, visto che Lucarelli si è sempre espresso su di lui in termini lusinghieri, in quanto risponde alle caratteristiche del difensore “bravo palla al piede” come piace al tecnico toscano.  Già dalla serata di martedì 22 settembre, durante la partita tra Ternana  e Albinoleffe, si cominciava a vociferare della possibilità che il giocatore possa rientrare in uno scambio con l’Ascoli, interessata pure a Guido Marilungo, per avere in rossoverde l’esterno destro Lorenzo Laverone, da tempo obiettivo di mercato del direttore sportivo Luca Leone.

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