Annuncio ufficiale via Facebook: “Parteciperemo al bando del Tribunale per scongiurare il fallimento. Abbiamo un piano industriale pluriennale”.
Pronti a rilevare il Catania. Parola di Fabio Pagliara. Le vicissitudini della società rossazzurra etnea, avversaria della Ternana nel girone C della serie C, potrebbero vivere ore decisive. Lo stesso Pagliara, presidente del gruppo Sigi, adesso si dice pronto all’affondo finale per rilevare il sodalizio, attualmente in crisi e con i calciatori che cominciano pure a chiedere lo svincolo per morosità, cosa che sembra abbia già ottenuto l’attaccante Davide Di Molfetta. Pagliara conferma le intenzioni attraverso un post su Facebook.
“NOI SIAMO PRONTI”. La Sigi c’è. Ed ha intenzioni serie. Il gruppo è pronto a rilevare il pacchetto azionario del Catania, a pochissime settimane dalla ripresa del campionato e dai playoff che dovrebbero vedere impegnata anche la squadra rossazzurra, ad oggi in forte dubbio riguardo alla possibilità di prendere parte alle partite. Ecco il post che Fabio Pagliara ha pubblicato su Facebook: “Rompo la consegna del silenzio solo per tacitare le mille voci che circolano, ad arte probabilmente, e che contribuiscono solo ad alimentare confusione e disagio per tifosi e appassionati. La Sigi è pronta a presentare la propria proposta al Tribunale quando verrà chiesto, a norma di legge, attraverso un bando. Sembra questa la strada verso la quale si sta andando e ne siamo lieti, perché un’asta pubblica non può che essere un elemento di chiarezza e garantirebbe la massima trasparenza. Sarà il Tribunale, in quel caso, a verificare la nostra proposta e la relativa documentazione e dire se sarà la migliore, l’unica o la più adeguata, per salvare il Catania dal fallimento e garantire un piano industriale pluriennale credibile. Abbiamo lavorato per avere (e dare) ogni garanzia, economica e strutturale, perché questo gruppo di imprenditori potesse salvare la matricola e rilanciare il calcio professionistico a Catania. Ormai siamo ai titoli di coda: ci auguriamo che la procedura venga avviata prima possible, così nessuno avrà più alibi o potrà alimentare incomprensioni. Noi siamo pronti”.
