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Ternana, il girone del prossimo anno passa (anche) dalle scelte della D: le ipotesi

La massima serie dilettantistica spera di ripartire ma intanto ragiona sullo stop: cristallizare le classifiche è una possibilità, ma non l’unica. Alcuni grandi club aspettano il ritorno nei professionisti

Situazione molto complessa anche in serie D. Dopo la querelle fra Ghirelli e Sibilia sulla vicenda del blocco delle promozioni in C, risolta, almeno per ora con una lettera di rassicurazioni del primo al secondo,  si comincia a ragionare sul futuro.

Sibilia, come è noto vorrebbe chiudere la stagione sul campo, ma l’orientamento prevalente è invece quello contrario e si attende in proposito, di conoscere le disposizioni del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. Ci si interroga quindi su cosa potrebbe succedere in caso di stop alla stagione, soprattutto perchè i vari gironi sono stati fermati in tempi diversi, dato che l’emergenza Covid-19 al Nord è arrivata molto prima.

Bisognerà quindi capire se le nove promosse in serie C saranno assegnate con un calcolo sulla base della media punti col numero delle partite giocate,  oppure se sarà cristallizzata la classifica alla ventiquattresima giornata, l’ultima completata da tutti e nove i raggruppamenti.

CONTI GEOGRAFICI. La Ternana, come è evidente, attende con ansia anche questo verdetto perchè è la squadra più a Nord del girone C e – soprattutto in caso di blocco delle retrocessioni, praticamente certo se la stagione dovesse essere fermata definitivamente – ci sarà da fare i conti col numero di squadre meridionali.

E’presto per fare qualunque ipotesi, ovviamente, perchè poi ci sarà da capire quali e quanti club riusciranno effettivamente ad iscriversi dopo le conseguenze economiche che questa crisi sanitaria porterà, ma in un conto attuale  su 66 o 65 squadre (dipende da quante saliranno in B, se quattro oppure tre soltanto) bisognerebbe ragionare su gironi da 22 squadre. La Ternana potrebbe quindi restare al sud, ma anche essere spostata nel girone del Gubbio se dovessero salire più formazioni del meridione.

NOMI NOTI. Di sicuro, si preannuncia una serie C grandi firme. Se infatti dovessero essere cristallizzate le classifiche, si preparano a tornare nei professionisti  realtà importanti, come il Palermo, rilevato dopo il fallimento dall’immobiliarista italo-americano Tony Di Piazza e dal pubblicitario Dario Mirri; la Turris, storica rivale delle Fere in terza e quarta serie; ma anche squadre dall’illustre passato come Mantova, Lucchese, Grosseto e Pro Sesto, oltre alle debuttanti Campodarsego e Bitonto più il Matelica, che lo scorso anno da seconda rinunciò al ripescaggio e che è in testa al suo raggruppamento.

Secondo i criteri usati per la stagione in corso, solo il Matelica (che è in provincia di Macerata) finirebbe nel girone B, con cinque formazioni ‘abili’ per il girone A (i padovani del Campodarsego, Mantova, Lucchese, Pro Sesto e Grosseto, dove quest’anno ha giocato la Pianese) con Bitonto, Turris e Palermo nel C. A quel punto, si ragionerebbe sulle altre. Ma come detto, per ora è solo un gioco ipotetico, il responso lo darà l’economia, a fine agosto.

Nella foto del nostro portale gemello calciorosanero.it, Rosario Pergolizzi, tecnico del Palermo

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