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Pagliarini e l’Under 17 delle Fere: “Grande soddisfazione, ma vietato sentirsi troppo bravi”

Il tecnico parla del campionato, delle differenze fra allenare i grandi e i ragazzi e degli obiettivi della squadra e della società per il 2020.  Intervista a tutto campo

L’Under 17 di Mirko Pagliarini chiude il 2019 al comando della classifica. Un gruppo, quello rossoverde, che come l’anno scorso, sta raccogliendo i frutti di un lavoro intenso, costruito in questi anni e che sotto la guida dell’ex centravanti del Crotone è cresciuto: “Al di là del risultato è proprio la crescita di tutto il gruppo la cosa che mi rende più soddisfatto – spiega Pagliarini – del gruppo che si è creato. In questi anni la società, con in testa il patron Bandecchi e il vicepresidente Tagliavento, ha investito molto sullo sviluppo del settore giovanile ed i risultati stanno arrivando”.

Pagliarini non è nuovo al campionato: “L’ho fatto l’anno scorso a Rieti ed è per questo che pensavo di trovare maggiori difficoltà, di trovarlo forse più competitivo. Però è anche vero che noi stiamo facendo una stagione al di sopra delle attese”.

(Foto Ternana Calcio)

DIFFERENZE E REGOLE. Al secondo anno coi giovani, Pagliarini ha una buona esperienza da tecnico senior (Arrone e Nestor su tutte). Quando gli si chiede la differenza nella metodica di allenamento fra questi due livelli non ha dubbi: “Allenare i grandi, nei dilettanti, vuole dire ovviamente far conciliare la vita fuori dal pallone col resto: c’è il lavoro, naturalmente, che viene prima, spesso ci si allena la sera, dopo il lavoro. Qui invece bisogna solo pensare a giocare e basta e il problema è ovviamente quello di gestire un’età particolare. Però c’è una cosa che unisce grandi e piccoli, sul quale io non transigo: le regole. Ci sono io che le dò e tutti devono rispettarle. Il calcio è uno sport di squadra e nessuno può fare come vuole, ma in fondo nessuno sport, nemmeno quelli individuali, si fa senza regole. Che poi valgono anche nella vita, ovviamente. Noi puntiamo alla crescita umana prima che tecnica, questo è sempre in testa a tutto”.

COLLABORATORI. Pagliarini ha parole di elogio per il suo team: “Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il gruppo: il mio vice Jacopo Rosati, il preparatore dei portieri Simone Tommasi, quello atletico Corrado De Luca, la fisioterapista Anna Errigo e il dirigente accompagnatore Rolando Sabatini che è il mio computer…e poi ovviamente tutti i ragazzi”

AUSPICI. L’auspicio per il 2020 è ovviamente vincere il campionato, ma non solo: “Continuare a crescere – conclude Pagliarini – e non commettere l’errore di sentirsi i più bravi. Perchè poi c’è la seconda fase ed è un torneo a parte”.

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