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Serie C, il rinvio? Per il momento solo disagi per la Ternana e le altre società!

Spese sostenute per la prima di ritorno non giocata e impossibili da recuperare e un numero incredibile di impegni in 40 giorni mettono in dubbio la giustezza della decisione della Lega Pro.

Le richieste avanzate dalla Lega Pro al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, sul fronte del semiprofessionismo e della defiscalizzazione ( 15 milioni di euro, 215 mila circa euro a società ) possono essere giuste anche se crediamo che non riusciranno a risolvere le profonde problematiche che affliggono alcune delle società della terza serie ma i tempi di attuazione dello sciopero e le modalità non ci sembrano quelle giuste.
Come primo effetto negativo, ad esempio, ci sono le spese sostenute dalle società per alberghi e per i trasferimenti per le partite della prima di ritorno che non verranno mai recuperate dalle stesse. Basti pensare, ad esempio, al Siena che era impegnato ad Olbia con tanto di biglietti aerei emessi ed albergo prenotato.

Crediamo, insomma, che sarebbe stato opportuno programmare lo stato di agitazione in anticipo per non caricare di ulteriori spese le società della Lega Pro. C’è, poi, come conseguenza del rinvio della prima giornata di ritorno, l’addensamento degli impegni di campionato nei mesi di gennaio e febbraio in cui era programmato un turno infrasettimanale ma che diventano due per il recupero delle partite rinviate. Per le squadre semifinaliste di Coppa Italia diventano 4 in appena 40 giorni.
La Ternana, ad esempio, in quelle 4 decadi in cui si può anche decidere la stagione, e non solo per le fere, sarà impegnata in ben 11 incontri tra Coppa e Campionato e con trasferte non proprio agevoli. Da Potenza a Monopoli, da Reggio Calabria a Catania per ben due volte nel giro di appena 10 giorni.
Insomma, non semplici passeggiate e non solo per la forza delle squadre da affrontare.

In mezzo, poi, la sessione invernale di calcio mercato con giocatori che vanno e vengono e con un loro inserimento che diventa sicuramente molto più complicato in quanto con l’addensarsi degli impegni programmati non ci saranno i tempi giusti per gli allenamenti.
Ecco, perché le richieste di Francesco Ghirelli e del Consiglio direttivo della Lega Pro ci sembrano azzardate nei tempi di attuazione del rinvio della prima giornata del girone di ritorno.

Ci auguriamo, però, per il bene del calcio dei campanili, come lo finisce il presidente Francesco Ghirelli, che tutto possa concludersi con il solo rinvio della prima giornata di ritorno e con la concessione di quanto richiesto al Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Attenzione, però, perché Balata ha già fatto sapere che anche la sua Lega, quella di B, pretende lo stesso trattamento.
In caso di esito positivo anche per la Lega B  l’importo aumenterebbe a sproposito e il reperimento delle risorse da parte del Governo sarebbe ancora  più difficile e complicato.

Ed è anche per questo che la vediamo dura!

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4 anni fa

Lo stop al campionato é servito solo per allungare le vacanze. Mossa studiata per bene.

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4 anni fa

Dai il gioco del calcio lo hanno rovinato chi ha investito somme da capogiro sui calciatori perché la C di oggi è stata la lontana categoria di anni passati dove vengono a svernare ex giocatori che i presidenti ignoranti in termini calcistici foraggiano credendo di fare chissà che affare credete stiamo messi male

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