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Quella volta che la Ternana disertò la Coppa Italia

L’incredibile agosto in cui i rossoverdi scelsero di non giocare la manifestazione, allineandosi ad una protesta. Il racconto delle surreali giornate di non calcio

Con la Ternana in semifinale di Coppa Italia, merita di essere ricordata una vicenda curiosa, che coinvolse prima indirettamente e poi direttamente anche i rossoverdi, nell’estate che precedette l‘unico campionato a 24 squadre della storia della serie B italiana.

Era l’estate del 2003 ed era stato appena deciso, con un gioco di ripescaggi, di portare la cadetteria da 22 a 24 squadre. Una decisione che creò non pochi scontenti, sia perchè fu ripescato, non senza pressioni, il Catania di Gaucci, sia soprattutto perchè fu deciso a tavolino, per meriti sportivi, il doppio salto della Fiorentina, ripartita dalla C2 dopo il fallimento alla fine della gestione Cecchi Gori ed appena promossa sul campo in C1. Viola in B e reintegro di tre delle quattro retrocesse.

In pieno agosto, con la Coppa Italia appena cominciata, i club cadetti dettero vita ad una clamorosa protesta, disertando in blocco tutte le partite. I rossoverdi fanno in tempo a giocare e perdere, il 17 agosto la prima sfida contro la Sambenedettese di Luciano Gaucci, poi va in scena l’ammutinamento, a cui si allineano quasi tutte le squadre di A e B.

Stefano Capozucca

Dopo il primo turno, disputato regolarmente (la manifestazione era ancora organizzata a gironi, 8 da 4 squadre l’uno) si giocano infatti regolarmente due sole partite,  una delle quali proprio nel girone della Ternana.

La seconda giornata prevede Pisa-Ternana e nessuna delle due squadre si presenta: i nerazzurri sono in C e protestano perchè a norma di regolamento avrebbero dovuto essere ripescati loro, come perdenti dei playoff e non la Fiorentina. La Ternana invece si allinea alla protesta cadetta e così all’Arena Garibaldi si presenta solo il signor Romeo di Verona, direttore di gara. Il quale dopo 45′ certifica l’assenza delle squadre: 0-3 a tavolino e un punto in meno per entrambe

La Samb di Gaucci invece si presenta in campo e data l’assenza dell’Ancona, club di serie A solidale con quelli cadetti, ottiene la vittoria a tavolino. La terza giornata di coppa slitta di 24 ore, su richiesta dell’Ancona, decisa ad attendere gli esiti dell’assemblea di Lega sulla questione B a 24. La Ternana accetta e in un primo tempo sembra disponibile a giocare la sfida, sia pur con la formazione Primavera e tante riserve.

Ma da Milano arriva fumata nera e così il 4 settembre al Liberati la Ternana non c’è: ad accogliere l’Ancona di Leonardo Menichini, che stavolta aveva deciso di giocare e il direttore di gara Palanca di Roma ci sono – recitano le cronache – “Il direttore sportivo Capozucca ed il segretario Italo Federici, presenti…per educazione“. Palanca fa l’appello dei giocatori biancorossi sulla distinta consegnata dal club, aspetta 45′ e certifica l’assenza della Ternana. Che chiuderà quel girone di Coppa a -2 punti. Per la felicità della Samb,  il cui pari col Pisa (1-1) serve solo a certificarne la qualificazione già avvenuta in precedenza.

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4 anni fa

Con la B di oggi questa squadra avrebbe vinto il campionato con 20 punti sulla seconda….

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4 anni fa

Nn se po’ guardá sta foto

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4 anni fa

Che squadra!

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4 anni fa

L’assenza dalla coppa no…ma questa PRESENZA di squadra chi se la scorda. FERE!

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4 anni fa

Che squadra!

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