Il tecnico rossoverde torna sullo scontro con il difensore francese: “Non c’è nessun problema, sono tollerante”
Tra i tanti temi che hanno caratterizzato il finale del 2018 c’è stato anche lo scontro tra Gigi De Canio e Modibo Diakitè. Dopo l’ennesima lite avvenuta nell’intervallo della gara della Ternana contro la Giana Erminio, il difensore franco-maliano era stato messo fuori rosa, fino al parziale reintegro a fine dicembre. Il tecnico rossoverde questa mattina è tornato sull’argomento.
PACE FATTA. “Ogni tanto mi rifare questa domanda – risponde quasi stizzito il mister in conferenza stampa – vi ho già spiegato cosa è successo. Non c’è nessun problema legato al comportamento, ha sbagliato due volte in maniera seria e particolarmente grave. E’ stato però il primo a riconosce il suo errore, ha preso la multa e i rimproveri, ma non possiamo mandarlo a casa ogni volta che sbaglia. Il ragazzo è fatto così, è il suo carattere. Vorrà dire che troveremo un’altra strada, ma tutti quelli che sono utili alla causa non vanno mandati via.
BUONA FEDE. “Credo nella buona fede del ragazzo e nelle sue scuse. Lui stesso mi dice che quando perde la lucidità commette qualche stupidaggine. Che devo fare? Sono una persona tollerante, capisco che non c’è malafede. Vorrà dire che ogni volta che apre bocca e sbaglia lo multeremo, sempre a patto che non faccia cosa che ledano l’immagine della società, dell’allenatore e dei compagni. C’è stato un momento di confronto vivace, ma già mezz’ora dopo il giocatore mi aveva chiesto scusa e ammesso di aver sbagliato. In quella settimana dove è stato fuori era squalificato ed ha avuto tempo e modo per riflettere. Due settimane prima aveva commesso un altro errore, ma alla fine è sceso addirittura in campo. Se avessi avuto qualcosa contro di lui non lo avrei fatto. Mi avrebbe già dato molti motivi per cacciarlo via, invece è ancora qui a cercare di dare il suo importante contributo.
REGOLE. Il tecnico rossoverde chiude il caso con un mònito verso i tifosi e l’ambiente in generale: “Non vi dovete innamorare dei calciatori, quello che è accaduto in passato oggi non conta. Dovete tenere a mente soltanto i colori rossoverdi ed il bene della Ternana, non il singolo uomo. Tutti quelli che si comportano bene sono ultimi alla Ternana, non pretendo soldatini ma uomini con personalità che rispettano le regole. Questo è indispensabile in ogni collettività.
