Il patron gialloblu a Telenuovo dopo la sospensiva del Consiglio di Stato: “Stiamo giocando un lungo match di boxe, è difficile, ma…”.

Il Chievo Verona riammesso in serie B? Magari con una riammissione in sovrannumero nell’organico cadetto? L’ipotesi irrompe improvvisamente sulla scena, avanzata, o meglio non esclusa, proprio dal patron storico della società veneta, Luca Campedelli. Il Consiglio di Stato, infatti, ha sospeso la sentenza del Tar che confermava l’esclusione dei veneti dalla serie B, rimandando al 23 giugno 2022 la discussione in camera di consiglio.

Campedelli fa riferimento a quanto avvenuto un anno prima e annuncia che sta comunque portando avanti una battaglia proprio per affermare i diritti del Chievo, un anno fa escluso dalla B a vantaggio della riammissione del Cosenza. “Siamo come al nono round in un match di pugilato – afferma – solo che questa volta il cartellino è a nostro vantaggio. Abbiamo passato troppi mesi di bastonate, di litigi e di altre cose. Il Chievo deve tornare a giocare a calcio, non può sparire in questo modo. Una riammissione in serie B in sovrannumero? Difficile, ma non impossibile“.