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Ternana-Genoa, tifoso ligure vince ricorso: Tar dell’Umbria annulla il Daspo

Il provvedimento arriva per il ricorso presentato da uno di questi: nelle motivazione si legge "assoluta mancanza di prove e descrizioni specifiche, riguardo ad un’eventuale partecipazione del ricorrente ai comportamenti violenti"

Annullato dal Tar Umbria uno dei Daspo inflitti ai tifosi liguri dal Questore di Terni dopo Ternana-Genoa del 22 ottobre 2022, per via degli incidenti che coinvolsero le tifoserie.

Il provvedimento arriva per il ricorso presentato da uno di questi: nelle motivazione si legge “assoluta mancanza di prove e descrizioni specifiche, riguardo ad un’eventuale partecipazione del ricorrente ai comportamenti violenti, minacciosi o anche soltanto provocatori ascritti”. Ne riferisce UmbriaOn.

Il Daspo era stato elevato, con altri, ai tifosi del Genoa, responsabili i lancio di fumogeno e petardi nei confronti dei supporter delle Fere. Nel mirino della questura è finito anche il ricorrente al Tar per “aver rivestito in ruolo attivo nei comportamenti contestati, poiché al termine della gara, all’interno del parcheggio della tifoseria ospite, veniva ripreso dalle telecamere di videosorveglianza dello stadio mentre si disponeva per inscenare un nuovo corteo. Lo stesso veniva immortalato mentre impugnava con la mano destra un tubo idraulico in pvc di colore verde, celato ed occultato con tessuto di colore scuro”. Il tifoso ha contestato presso il Tar: istruttoria carente, travisamento dei fatti, valutazione irragionevole e omessa comunicazione dell’avvio del procedimento.

Nella sentenza si legge che “Il tifoso  genoano aveva già fatto presente in sede penale che ‘il tubo, ripreso dalle telecamere in suo possesso altro, non era che la bandiera della propria squadra, di cui peraltro non avrebbe fatto alcun uso improprio”, contrariamente a quanto afferma il tribunale di Terni, soprattutto per i colori che non corrisponderebbero a quelli della bandiera del Genoa: “Dalle fotografie, scattate in ora buia alla luce artificiale nel parcheggio dello stadio, non sembra possibile stabilire di che colore sia la stoffa avvolta intorno al tubo e nessuna considerazione specifica ha prospettato al riguardo la difesa dell’amministrazione. Nel provvedimento, del resto, si indica semplicemente un colore ‘scuro’, dunque compatibile con il blu”.

Secondo il Tar, inoltre “costituisce fatto notorio che le bandiere utilizzate allo stadio dai tifosi di una squadra di calcio, se in larga prevalenza riportano i colori sociali, possono però avere anche colori diversi, e contenere, al pari degli striscioni, le scritte, le immagini e i simboli più svariati, testimoniando talvolta episodi o altri elementi identitari dei club in cui è organizzata la tifoseria.  Può aggiungersi che risulta inverosimile che un ultras, volendo introdurre nello stadio un corpo estraneo atto ad offendere, lo mascheri con una stoffa che non possa passare per un vessillo poiché non mostra alcun collegamento con la propria passione sportiva”.

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