Un tax credit per chi investe in giovani e infrastrutture, una riforma del campionato da dover pensare e anche la ribadita contrarietà alle seconde squadre. La Lega B ha affrontato questi tre, nell’ultima assemblea alla qualeera rappresentata anche la Ternana. Proprio la società rossoverde può essere interessata al beneficio fiscale, visto che punta alla valorizzazione di giovani calciatori e che è in attesa di poter fare uno stadio e un centro sportivo. Importante, però, a questo punto, è mantenere la categoria e restare in B.
OCCHIO AI CAMPIONATI. Oltre al tax credit, la Lega, come ha fatto presente il presidente Mauro Balata, c’è bisogno di misure per “una maggiore stabilità economica, introducendo nuovi stringenti criteri“. Il presidente esprime preoccupazione riguardo alle nuove competizioni internazionali che rischiano di provocare effetti negativi in termini economici ma anche sociali, impattando sulle tradizioni, sulla storia e sui tifosi dei campionati domestici. “Serve – ha detto Balata – un’interlocuzione seria e robusta prima che questi effetti diventino irreparabili“. I presidenti dei clubs hanno sottolineato la grande coesione su diversi temi, come l’innalzamento dei controlli economico-finanziari, e la difesa dei tornei nazionali. In vista di una riforma, si considerano le quattro retrocessioni come sbilanciate rispetto alle promozioni e la situazione crea “un vulnus per la stabilità economico-finanziaria della lega stessa“. Resta la contrarietà alle seconde squadre in serie B, per evitare che il campionato perda l’identità di valorizzazione dei giovani talenti e venga anche minata la competitività del torneo stesso. Si conviene anche sulla necessità di una riforma del lavoro sportivo.
