Il direttore sportivo delle Fere è stato ospite della TGR Umbria alla rubrica “Parliamo di sport”. Si è parlato anche dei rigori subiti

Luca Leone, direttore sportivo della Ternana è stato ospite alla TGR Umbria a Parliamo di Sport. Si parla all’inizio dell’ottimo avvio delle Fere: “Dieci partite sono poche per tracciare un bilancio – dice il ds delle Fere – Sicuramente abbiamo avuto qualche indicazione, ma c’è ancora tanto da lavorare. Come diceva un mio vecchio allenatore: deve ancora piovere, nevicare e tornare il sole, Mi aspettavo la vetta dopo nove turni? L’aspettativa c’è sempre ma noi la classifica non la guardiamo. Certamente quest’anno rispetto allo scorso anno avevamo un blocco da cui ripartire”.

Rigori controversi  e no

Il discorso poi si sposta sui rigori: “Quello subito a Benevento ce lo dovrebbe spiegare l’arbitro – dice Leone – è lui che ha preso quella decisione.Tutti hanno visto come è andata l’azione. Col Genoa è stato un rigorino, ci sta ma è al limite. Le regole sono cambiate oggi, basta allungare un po’ la maglietta ed è fallo, manca la malizia con la quale siamo cresciuti noi. Anche le ammonizioni si prendono troppo presto, è diventato un calcio molto diverso. Se penso a quante botte prendeva Maradona…”

Verso il Bari

Ovviamente poi il tema è la sfida di venerdì sera al San Nicola (ore 20.30): “E’sempre una sfida affascinante, molto bella – dice Leone- In fondo poi è una sfida che ha segnato la storia delle due squadre negli ultimi tre anni: prima la sconfitta playoff, poi la nostra vittoria a Bari che ci ha dato la carica. Siamo stati avversari per la vittoria del campionato, siamo saliti entrambi in B anche se in anni diversi, sono due squadre con piazze e proprietà importanti, che hanno voglia di grande calcio. Il Bari ha cambiato poco, è al vertice della classifica, una pizza da 30.000 persone allo stadio: chiunque vorrebbe giocare sfide con questa atmosfera”.