Proprietà statunitense, staff tecnico internazionale e una marea di calciatori da tutto il Mondo: l’identikit dei prossimi rivali delle Fere
Proprietà straniera, con il fondo 777 Partners che ha rilevato la squadra in corsa nel passato campionato da Preziosi, il Genoa è una delle realtà che più si è rinnovata. Il fondo statunitense, impegnato nel settore del servizi finanziari e nella tecnologia, ha voluto alla presidenza Alberto Zangrillo, primario del’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale e Cardio-Vascolare del San Raffaele di Milano, meglio noto per essere il medico personale di Silvio Berlusconi.
Ma Zangrillo è una delle poche note italiane in un club che è una vera e propria multinazionale. La Ternana tornerà a sfidare un tecnico straniero a 13 mesi da Ternana-Spal 1-0 dello scorso anno, che segnò l’esonero di Pep Clotet dalla panchina spallina. In panchina al Genoa è stato infatti confermato nonostante la retrocessione il tedesco Alexander Blessin, arrivato lo scorso anno in corsa ed a sorpresa, con in carniere appena una stagione e mezza col modesto Ostenda, formazione della massima divisione belga portata a sfiorare la Conference League. A chiamarlo fu l’allora ds dei rossoblù, Johannes Spors, conosciuto ai tempi in cui allenava le giovanili del Lipsia.
Anche lo staff tecnico è quasi interamente straniero: vice è il belga Wesley Deschacht, collaboratore il giovanissimo tedesco (classe 1993) Tonda Eckert, insieme a Roberto Murgita, storico ex centravanti del Treviso in serie A.
Ma sono tanti anche gli stranieri in campo, ben 18 di 15 paesi d’Europa: tre croati (Semper, Badelj e Pajac), due rumeni (Dragusin e Puscas), un tedesco (Czyborra), un olandese (Strootman), un islandese (Gudmundsson), un ghanese (Ekuban), uno spagnolo (Martinez), uno sloveno (Vodisek), un austriaco (Ilsanker), uno svizzero (Hefti), un turco (Yalcin), un danese (Frendrup), un polacco (Jagiello), un francese (Touré) e un cileno (Galdames).
