Al termine della sessione di mercato, il direttore sportivo rossoverde fa il punto nella consueta conferenza stampa
Il direttore sportivo della Ternana Luca Leone fa il punto sul mercato a conclusione della sessione, in una conferenza stampa.
“Siamo più forti dell’anno scorso? Non so, noi abbiamo cercato di migliorare la squadra, come da obiettivo che ci eravamo posti all’inizio, visto che nel passato campionato avevamo avuto troppi alti e bassi. Siamo ripartiti dal bel girone di ritorno passato, andando a sostituire chi lo scorso anno ha avuto un minutaggio inferiore, inserendo fisicità e forza, che ci mancavano. Il resto lo dirà il campo”.
“Per natura io non sono mai contento, penso sempre che si poteva fare qualcosa in più. Però mi aspetto molto da tutti, siamo una squadra forte e dobbiamo diventarlo. Mi aspetto una grande crescita da parte di tutti, perchè so chi abbiamo nello spogliatoio”.
E precisa, rispondendo indirettamente a Lucarelli: “Giocatori che hanno rifiutato Terni? Non mi risulta. Bettella non è venuto perchè voleva giocare titolare, Benali ha avuto un problema personale. Semper non è stato mai trattato. Il portiere? Ho grande fiducia in Iannarilli, non ne vedo alla sua altezza in B, secondo me lui è fra i primi dieci. Non si è mai lamentato, non ha mai detto una parola. Ma come lui tanti lavorano con umiltà e silenzio. Questo gruppo ha valori importanti di cui sono orgoglioso, questo gruppo durerà a lungo e io voglio morire con loro, perchè ha valori umani importanti. Di Iannarilli ho grande stima prima di tutto come uomo. Come calciatore ha fatto un grande percorso di crescita, che va rispettato“.
E sui portieri aggiunge: “Vitali resta, qui nessuno è di troppo. Se serve gioca anche Morlupo (il portiere classe 2005 della Primavera ndr). Non va via nessuno. Il roster dei portieri è affidabile, abbiamo valutato e ne siamo convinti. Se dovesse esserci un problema, vedremo”.
Sul budget: “Bandecchi non ci ha messo limiti di budget, ci ha solo detto di fare attenzione. Ma abbiamo fatto delle operazioni importanti, che prevedono anche il diritto di riscatto. Cassata e Coulibaly? A me piace prendere giocatori che vengono da annate non esaltanti ed hanno la bava alla bocca in cerca di rivalsa. Spalluto ai margini? Colpa mia, lo avevo seguito ed era interessante quindi l’ho preso subito. Subito dopo si è manifestata la possibilità di prendere Favilli e non me la sono fatta scappare. Sicuramente ho messo in difficoltà Spalluto: ne abbiamo parlato con la Fiorentina, aveva 10 richieste, ma è voluto restare”.
“Possiamo vincere il campionato? Non lo so, ma possiamo e dobbiamo dimostrare che possiamo vincere, che possiamo giocarcela alla pari, voler dimostrare di essere i migliori e battere le big, deve essere da stimolo. Se ci riusciamo bene, altrimenti stringeremo la mano a chi è stato più bravo di noi e ci interrogheremo su cosa serve. Non voglio più vedere partite come Modena. Dire che lottiamo per vincere deve essere una gioia, non un peso. Lo dico anche ai giocatori: chi non vuole essere della partita, può andare via. Diakitè? L’offerta della Cremonese era vera, noi l’abbiamo rifiutata”.
E rivela: “Corrado è stata la trattativa più difficile, perchè noi volevamo prenderlo a titolo definitivo, ma l’Inter aveva un problema con la recompra, aveva paura dell’esplosione del giocatore con una proprietà diversa. Raul Moro? Prestito secco oneroso, ma non avevamo possibilità diverse, come Mazzocchi lo scorso anno. In serie B comunque i prezzi sono molto lievitati, purtroppo, il livello è parecchio alto”.
Sul mercato estero: “Preferisco ragazzi stranieri di 17-18 anni, magari per la Primavera, perchè hanno bisogno di un anno di ambientamento. Però abbiamo provato a prendere un attaccante bulgaro del 2004 per la Prima Squadra: sono andato in Bulgaria, ma purtroppo non ci siamo riusciti”.
E conclude. “Defendi ha il contratto in scadenza. Ci siederemo e vedremo se può chiudere la carriera qui e magari pensare ad un futuro in rossoverde”.
