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I protagonisti della prima Ternana in A: “Non potevamo fallire quel match”

All’Anfiteatro Fausto, passerella ed interviste per alcuni dei giocatori di quella stagione 1971-72, che consegnò per la prima volta i rossoverdi alla massima serie

Ore 18.55 del 18 Giugno 1972. Romano Marinai alza il pallone al cielo dopo il triplice fischio di Paolo Casarin. La Ternana sale in serie A. L’evento dedicato alla prima squadra umbra salita in serie A comincia nel ricordo di quel preciso istante, con Enzo Raccioppa, speaker dello stadio Liberati che scandisce uno per uno i 30 nomi della rosa che realizzarono l’impresa.

Gli Altoforno

Un gruppetto è seduto alle sue spalle: sono gli stessi che nel pomeriggio hanno preso parte alla presentazione delle maglie della Ternana 2022-23: Roberto Fabri, Rolando marchetti, Massimo Migliorini, Tonino Quirini, Ermnegildo Valle, Gianfranco Zeli, Romano Marinai, oltre ad Enrico, figlio del tecnico Corrado Viciani e ad Ornella Taddei, figlia del presidente Giorgio e Luciana Madolini, figlia del massaggiatore storico Luciano.

Alla festa, virtualmente, ha partecipato anche la famiglia del compianto Angelino Rosa, che ha mandato un messaggio di ricordo. Un evento semplice, ma sentito, quello organizzato da Rocca Rossoverde, una delle anime del tifo delle Fere, trasmesso in diretta su Umbria + TRT.  L’Anfiteatro Fausto è stracolmo, dentro e fuori, di persone di ogni età, particolarmente però di coloro che quell’evento non l’hanno vissuto temporalmente e hanno così avuto l’occasione di conoscere da vicino i protagonisti.

Le parole dei calciatori

Ad intervistare i protagonisti è stato Michele Rito Liposi, storica voce di Radio Incontro (come Racioppa), ma soprattutto uno dei pochi giornalisti ternani ad aver raccontato dal vivo quegli anni.

Romano Marinai parla dell’ultima partita: “Quella settimana eravamo in ritiro ad Acquasparta. Quando siamo arrivati a Terni vedevamo un tripudio di bandiere e maglie dappertutto. Noi dovevamo vincere, per andare in serie A ma di fronte a tutto quello che vedevamo, figuriamoci se potevamo perdere. Ho giocato 270 partite con la Ternana e ne vado fiero”.

Romano Marinai (al centro) con Michele Rito Liposi (a destra) ed Enzo Raccioppa

Massimo Migliorini, uno dei portieri: “Purtroppo dopo 8 partite, mi sono infortunato e sono rimasto fuori 5 mesi, tornando nelle ultime nove”.  Un pensiero per le nuove maglie, con i loro nomi sopra: “Speriamo che possa essere da stimolo per fare un grande campionato“. Un altro dei portieri era Roberto Fabri;Non mi sono mai posto il problema di giocare, ho fatto cinque panchine, ma avevo 17 anni e per me è stata comunque una soddisfazione”. Una delle panchine fu nel derby perso con l’autogol di De Luca: “Se avessi giocato, forse avrei sbagliato io“, scherza, ricordando l’aneddoto del calcio d’inizio battuto dal Grifo in entrambi i tempi: “Glielo feci io notare al mister…purtroppo il ricorso fu bocciato”.

Ermenegildo Valle, 6 reti: “Io la mente? No, ero quello che rimediava alle avanzate di Russo e Marinai. Poi se mi capitava, magari facevo anche qualche gol”.  Non manca un ricordo per Fontana, Cucchi e Russo. Rolando Marchetti ha ricordato il reparto d’attacco: “Eravamo un bel gruppo“.

Gianfranco Zeli, uno degli attaccanti, carica il gruppo: “Il gol più bello? Al Perugia. Abbiamo cominciato col gol al Modena, abbiamo finito col dare Tottò ai perugini…..”. Segue Antonio Quirini, 5 presenze quell’anno: “Venivo dal settore giovanile, a dire il vero non speravo nemmeno di scendere in campo…”

A concludere il momento, anticipato da un mini-concerto degli Altoforno (con tutte le canzoni dedicate alla Ternana ed a Liberati) e dal mini-recital  fra storia e Ternana di Stefano De Majo, il celebre brano “Me pizzica me mozzica”, canzone popolare portata al successo da Nino Manfredi, da quell’anno adottata come inno non ufficiale della squadra e suonato ancora oggi allo stadio. Poi una premiazione per tutti i calciatori storici. Infine, di nuovo, la presentazione delle maglie, replica dell’evento del pomeriggio al Liberati.

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