“Avremo la motivazione di un derby e di un torneo da onorare fino alla fine, cornice di pubblico meritata”. E da ex del Grifo…

Derby, ci siamo. Mister Cristiano Lucarelli e la squadra della Ternana si preparano. Prima dell’ultima rifinitura, il tecnico ha parlato in conferenza stampa. Una conferenza breve (un quarto d’ora), ma nella quale è apparso sereno e disteso. Ha detto subito che la squadra, in settimana, ha lavorato al meglio e preparato bene la sfida. “La fortuna – ha detto – è stata la settimana corta e nei tempi giusti, per preparare mentalmente una gara molto sentita in città e che cerchiamo di onorare con tutte le attenzioni possibili e immaginabili. Ma non sarà facile. Affrontiamo una squadra con un ruolino da trasferta impressionante. Loro hanno più di noi la motivazione di poter ancora raggiungere i playoff, ma noi abbiamo la motivazione del derby. Inoltre, vogliamo chiudere bene questo campionato. Non vogliamo regalare nulla a nessuno e vogliamo finire sulla parte sinistra della classifica. Non c’è solo un derby, da onorare, ma anche la nostra professionalità e la nostra mentalità“.

PROVA STRESS. Esame difficile per la squadra prima di tutto sul piano emotivo. Questa Ternana, che come dice sempre lo stesso Lucarelli gioca meglio quando è “spensierata“, stavolta qualche pressione la sentirà, per ovvie ragioni. E’ un derby, non una gara qualsiasi. Ma per il tecnico, pure questo sarà un altro esame da superare in questa stagione: “E’ una partita sentita e costituisce anche uno stress importante. Voglio anche vedere se, sotto stress, questa squadra rende allo stesso modo di come ha fatto nelle ultime sette partite“.

LE COSE IN CHIARO… Che avversario si aspetta, Lucarelli, sotto il profilo tecnico e tattico? Diverso dalle solite partite impostate dalla squadra di Massimiliano Alvini? Oppure, lo stesso canovaccio? “Non credo che il Perugia venga a snaturarsi. Sarà una partita che finirà solo al centesimo minuto. Come caratteristiche, somiglierà molto a quella con il Cittadella. Allo stesso modo, anche se non riusciremo a giocare bene, non dobbiamo perdere la bussola. Gli ultimi 30 minuti saranno determinanti, secondo me“. Un commento, ma anche una battuta, per parlare della designazione dell’arbitro Davide Massa di Imperia. “E’ una designazione incontestabile. E’ uno degli internazionali. Certo, magari sarebbe opportuno che ci spiegassero subito quali sono i falli di mano“. Ha parlato anche dei tanti episodi contestati durante la stagione (e non solo il mani in area perugina dell’andata). “Sento dire che gli episodi a favore e sfavore, nella stagione, poi si compensano. Prendendo in esame quelli al var, alla fine vedremo se ci sarà davvero questa compensazione. Mancano due partite e vediamo se si pareggerà il conto“.

LIBERATI GREMITO. Con i biglietti della partita andati a ruba, al derby si prevede uno stadio Liberati gremito di pubblico. Una cornice importante, per una partita importante. Probabilmente, il primo vero grande bagno di folla per la Ternana di Lucarelli. “Sapevamo – ha detto il tecnico – che lo stadio sarebbe stato pieno. Anche se io dico che avremmo sempre meritato almeno 4.000 spettatori ogni settimana. E’ stato un anno in cui abbiamo avuto anche delle difficoltà, ma ci siamo sempre risollevati bene. Penso, ad esempio, alla partita con l’Ascoli, o a quella di Ferrara, o alla sconfitta interna col Como. Ci siamo sempre rialzati. La stagione ci ha messo a dura prova e ci ha formati tutti. La cornice di pubblico è quella che questi ragazzi si meritano, per questa stagione“.

TOP SECRET. Nessuna anticipazione, in conferenza, sull’undici da mandare in campo, nè sul modulo. Nulla pure sulla necessità di valutare le condizioni di qualcuno. “Prima della rifinitura – ha detto – facciamo il consueto briefing con lo staff medico, come avviene oramai da tempo, per capire e concordare chi c’è e chi non c’è. Vedrete nella lista dei convocati“.

DOPPIO EX. Per Lucarelli, Ternana-Perugia è una sfida anche da doppio ex. A Perugia è stato giovane calciatore in erba e a Perugia è stato pure come esordiente allenatore. Ma in entrambi i casi, durò poco. Tra l’altro, in occasione della partita di andata aveva ringraziato comunque il Perugia e la famiglia Gaucci per l’opportunità che gli avevano dato.  “Eh, ma quando ero lì – ha detto stavolta – ancora non ero formato. No, a parte tutto, io ho sempre grandissimo rispetto verso tutti e non sputo mai nel piatto dove ho mangiato, anche se è stato un piatto di carta, visto che ero giovane e non ho avuto tanto spazio. Ma io, per mia consuetudine, ricordo sempre tutti con immenso piacere. Io, a Perugia, ci sono stato da ragazzino“.