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Pisa-Ternana, Lucarelli: “Nel prossimo mese si decide il campionato, vogliamo dare continuità ai risultati”

Le parole del tecnico rossoverde sulla sfida di sabato contro i toscani: “I nerazzurri puntano alla Serie A, non mi accontento della nostra posizione in classifica”

Alla vigilia della gara della sua Ternana a Pisa, mister Cristiano Lucarelli ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole:

In queste 10 partite in 35 giorni si deciderà la sorte un po’ di tutte le squadre. Dieci partite fondamentali, a tutti sarebbe piaciuto prepararle una per volta con la settimana piena, ma dovremo fare di necessità virtù, senza piangersi addosso e cercare di contare sull’apporto di tutti. Sfida difficile a Pisa? In questo campionato si può vincere e perdere contro chiunque, sicuramente il Pisa è là davanti da inizio campionato e a gennaio si sono rinforzati ancora di più, di fatto chiarendo che puntano alla Serie A. E’ una società con grandi potenzialità economiche, Puscas, Torregrossa e Benali a gennaio non tutti se li possono permettere”

“All’inizio abbiamo trovato anche le squadre più in forma, Pisa compreso. Noi come lo scorso anno all’inizio abbiamo pagato la preparazione fisica, ma contiamo di essere brillanti nel lungo periodo. Gli errori hanno continuato ad esserci, così come la mentalità di fare la partita contro tutti, c’è stato il consolidamento della nostra identità, anche con diversi moduli. Valutiamo di partita in partita il modulo e la formazione, a seconda dell’avversario che incontriamo e di come esso si schiera”

“L’ambiente di Pisa? Al di là del campanile, in questi giorni c’è stata la ricorrenza della morte di Alberti, quindi mando un abbraccio alla famiglia del ragazzo. Già all’andata avevo sdrammatizzato queste tensioni, già so che sarò offeso e sono contentissimo così, è giusto che nello spirito derby, non mi offendo per queste cose, anzi, sono orgoglioso quando vado a Pisa e mi insultano. Ma io alleno la Ternana e mi interessa dare una continuità di risultati, soprattutto in una partita come questa dove tutti ci danno per sconfitti”

“La rotazione delle ultime partite è stato necessario. Furlan? Fino a Frosinone ha sempre giocato, sono passate solo 5 partite tra sosta del campionato e Covid. Con Federico ho parlato anche l’altro giorno, per sapere come sta. Ha avuto una lesione muscolare e in più ha avuto anche il Covid. Gli ho rimarcato la mia stima per lui, l’ho rimesso al suo posto l’anno scorso e ha dato molto. Lui mi ha risposto che per un paio di settimane non dovevo guardarlo, quindi non è ancora in condizione. In più abbiamo cambiato modulo, l’unico sistema di gioco in cui potevo inserire tutti i giocatori di qualità era il 4-2-3-1, ora con il 4-3-3 è un po’ sacrificato. Per me Partipilo e Falletti sono fondamentali, quindi sono intoccabili. Adesso giochiamo con un 4-3-confusione, preferisco questi interpreti, Furlan può fare la mezz’ala, non ha le caratteristiche per fare il trequartista. Con le sue qualità potrebbe fare di più, ha fatto un solo assist a Pordenone, da uno come lui mi aspetto di più”

Gli infortunati? Koutsoupias non sarà a disposizione, Martella e Mazzocchi si, verranno con noi, anche se dovremo fare delle valutazioni se sia il caso o meno di farli giocare, martedì c’è subito un’altra partita. Mi sarebbe piaciuto arrivare a questo ciclo di partite con la rosa in salute, ma se dovessimo perdere qualche partita non mi sentirete mai lamentarmi delle assenze. Tutti gli uomini di valore devono trovare soluzioni nelle difficoltà, che arrivano nel momento peggiore della situazione. Il terzino sinistro? Lo scorso anno c’è stato lo stesso problema in quel ruolo, quest’anno lo stesso, 3-4 giocatori che potrebbero farlo non stanno bene, è un po’ la maledizione della fascia sinistra. La scelta è quella tra far partire Martella dall’inizio e toglierlo dopo un’ora o inserirlo dopo nell’ultima mezz’ora”

“Se non ci fosse stato l’infortunio di Kontek non avremmo preso nessuno. La nostra politica è questa, di responsabilizzare quelli che ci sono e utilizzare tutta la rosa. Davanti siamo 9, prima erano 4 posti ora 3, in 6 rimangono fuori. Bisogna riuscire ad avere la bravura di creare una sana competizione dove tutti ambiscono a poter giocare ed io devo essere bravo ad intercettare il periodo migliore di forma di ognuno e metterlo in campo. Con tante partite ravvicinate ci sarà bisogno di tutti”

“L’obiettivo stagionale? Ci sono 2-3 squadre che sulla carta sono più forti di noi e ci sono dietro, mentre magari altre forse meno forti ci sono davanti. Ma sanno tutti che non mi accontento di questa posizione di classifica, anche se non è per nulla disonorevole”

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