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La Ternana e i presidenti meteora

Durati pochissimo tempo, presto dimissionari o per amministrare temporaneamente, ecco tutti i traghettatori.

L’ultimo esempio è stato quello di Giuseppe Matteo Masoni, temporaneamente alla presidenza ai tempi di Edoardo e Simone Longarini, ma si ricordano pure Mangano, Deodati, Gori, Coppoli e persino un comitato straordinario. Rivediamo, scavando nella storia della Ternana, chi sono stati i presidenti rossoverdi durati pochissimo tempo al timone della società. Si tratta, per lo più, di persone chiamate a guidare temporaneamente la Ternana, in periodi di transizione o in momenti difficili per la società.

LI RICORDATE? Nel 1929 ci fu una staffetta alla presidenza, dove si alternarono Lino Tiburzi, Rolando Guidetti e Salvatore Salvatori. Tutti e tre in una stagione sola. Poi si ricorda Gatto, che guidò le Fere per meno di un mese nel 1937. Nel dopoguerra, nel 1945, Alberto Coppoli preparò la strada alla presidenza di Fernando Lucioli, mentre nel 1956 Rodolfo Latini, che aveva retto la parte finale della stagione precedente quando il suo predecessore Luigi Michiorri divenne sindaco di Terni, si dimise dopo due mesi di campionato per lasciare posto a un comitato straordinario che traghettò la gestione fino a fine stagione. Salto in avanti negli anni Ottanta, quando nel 1982 assunse la presidenza per poco tempo Giuseppe Gori. La storia più recente ricorda Alfiero Vagnarelli, traghettatore della gestione 1987-88 dopo il fallimento di Domenico Migliucci e più di un presidente-meteora nella lunga gestione Longarini: l’imprenditore marchigiano, infatti, si avvalse di massimi dirigente durati pochissimo, a partire dalla gestione temporanea come amministratore delegato di Tommaso Fioretti (non proprio una vera presidenza, la sua) e a proseguire con Vincenzo Mangano presidente di una sola estate nel 2006. Lo stresso Edoardo Longarini assunse tecnicamente la presidenza per pochissimo tempo, giusto per nominare Angelo Matteo Masoni come massimo dirigente, carica durata poco tempo prima dell’assunzione della presidenza da parte di Simone Longarini, figlio dell’allora patron. Tra l’altro, sempre nella gestione Longarini, ci fu la brevissima parentesi di Angelo Deodati, che prese in affitto per alcuni mesi la gestione della Ternana in attesa di rilevarla, ma che poi si defilò.

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