Una carriera sfavillante e tantissimi gol al servizio dei rossoverdi da parte del campione del Liechtenstein, tra i più amati dai tifosi per la sua correttezza assoluta

E’ stato lo straniero più prolifico che mai abbia giocato con la Ternana: Mario Frick con passaporto liechtensteinese, “superMario” per tutti, ne riuscì a fare ben 44 nei quattro anni, agli inizi del Duemila, di permanenza a Terni, ai tempi del presidente Luigi Agarini, quando sembrava che la risalita in serie A fosse solo una cosa formale. Ed ha lasciato un ottimo ricordo in riva al Nera per una professionalità e serietà assolutamente impeccabili: mai una polemica anche quando non era nella mente degli allenatori che si sono susseguiti in quel periodo.

Ma Flick era anche una persona leale: poteva giocare con la Svizzera, dove era nato, ed invece ha preferito indossare la maglia del suo principato per avere una vita sportiva di retroguardia, senza mai partecipare ad un Mondiale o un Europeo. Lui, come quando era a Terni, anteponeva sempre, e di più, la sua parola ad ogni altra cosa. Tra i rossoverdi era venuto per vincere: arrivava dal Verona e doveva puntellare il centrocampo rossoverde pronto per il grande lancio.

In un paio di campionati la promozione venne pure sfiorata e lui contribuì negli ultimi due anni di permanenza ad arrivare in doppia cifra per i gol realizzati. E visto che il sogno della massima serie non si realizzava mai, se ne andò, con grande classe, a Siena, per tornare nella Serie A che gli faceva aggio. Tre anni in Toscana per poi andare, armi e bagagli, al di là della Alpi, in Svizzera ed infine nel suo principato, nel quale allena il Vaduz, che partecipa nella Super League del campionato svizzero. Non ha avuto molte occasioni per ritornare a Terni ma non manca di mandare auguri e saluti tramite i social alla squadra rossoverde.