Dopo la bocciatura da parte del Tar del Lazio, nuovo tentativo: il club chiede la riammissione in B in sovrannumero. Sentenza attesa a campionato iniziato
Il Chievo Verona è fortemente deciso a giocarsi tutte le sue carte per venire reintegrato in serie B. Con una scarna nota sul suo sito ufficiale il club annuncia “di aver depositato presso il Consiglio di Stato il ricorso avverso la sentenza del TAR del Lazio emessa lunedì 2 agosto”.
Dunque dopo la sentenza del giudice monocratico che il collegio ha confermato, il patron Luca Campedelli non intende rinunciare all’ultima possibilità di ricorrere al massimo organo giurisdizionale. La decisione del Consiglio di Stato arriverà a campionato iniziato, perchè la riunione è prevista il 26 agosto prossimo: si discuterà del nodo del contendere ovvero il mancato pagamento dell’IVA dal 2014 al 2018. Il Chievo chiede la riammissione in B in sovrannumero ed un risarcimento per la perdita del patrimonio tecnico.
Si tratta dell’ultimo step prima della definitiva estromissione della serie B. Intanto però c’è chi sta già lavorando per far ripartire il club dalla serie D, forse senza Campedelli: il motore dell’operazione è l’ex bomber Sergio Pellissier ed al club servono 500.000 euro. Esclusa, per ora, l’ipotesi di fusione con qualche realtà vicina.