Anche un Catania in forma subisce la goleada al Liberati, contro una squadra rossoverde sempre più lanciata

La Ternana fa festa. Continua a divertirsi e far divertire i suoi tifosi che possono per ora seguirla solo dalla televisione. Una squadra capace di stravincere anche senza strafare, in una gornata nella quale si sono visti persino dei passaggi a vuoto nel gioco e nel rendimento. Il 5-1 con il quale i rossoverdi di Cristiano Lucarelli hanno steso il pur forte Catania di Giuseppe Raffaele, è un ulteriore severo segnale lanciato alle varie avversarie tipo Bari e Avellino, per far capire loro che ancora non è il momento di sperare che questo collettivo straordinario crolli, o che si inceppi. Una gironata in meno alla fine della stagione regolare e, mentre il tempo stringe, le Fere non mollano.

APRE UN CAPOLAVORO. Un lampo dopo appena un minuto di gioco, grazie al gran gol segnato da Mammarella di sinistro e da almeno 20 metri, andando ad azzeccare l’angolino alla sinistra di Confente. L’esterno sinistro si ritrovava per la prima volta titolare dopo l’infortunio di dicembre. Meglio di così, non poteva cominciare. E appena passato il quarto d’ora, la Ternana era già 2-0, con una conclusone di Defendi dalla distanza, con deviazione nella sua porta del difensore Giosa. Per il Catania, un’altra sberla arrivata poco dopo quella dell‘infortunio di Zanchi, costretto a uscire. Ternana padrona del campo, vicina anche alla terza segnatura in un paio di occasioni. Invece, il Catania riesce a riaprire la partita, segnando di testa con Sarao sugli sviluppi di una punizione, Da lì in avanti, in pochi minuti, la squadra di Raffaele ha collezionato un altro gol annullato per fuori gioco e due palle gol nitide sciupate a due passi da Iannarilli. Ma la Ternana, grazie al gol di Paghera pure questo sugli sviluppi di una punizione,  è riuscita a ripristinare le distanze poco prima di andare al riposo.

IL VOLO. Ripresa con il Catania a provare a riaprire di nuovo le sorti della sfida. Ternana non brillantissima nei primi minuti, ospiti pericolosi subito con un tiro da fuori di Di Piazza parato in tuffo da Iannarilli. Allora, Lucarelli ha preferito cambiare modulo e mettersi a tre in difesa, con l’inresso di Suagher affiancato a Boben e Kontek. Ma la Ternana ha sciupato già al 19′ la palla per andare 4-1, con Vantaggiato che ha toccato male davanti alla porta una palla servitagli sul piatto d’argento da Defendi. La concretezza, però, l’ha trovata Damian, subentrato a inizio ripresa a Paghera, grazie a un bel tiro a giro che si è infilato sotto l’incrocio dei pali. Ormai riultato abbondantemente in cassaforte. A chiuderla, questa cassaforte, ecco pure il gol di Vantagiato, che ha regalato ai rososverdi il 5-1 segnando di testa da cross di Defendi. Ormai, non c’era più niente da chiedere a questa partita. Tutto molto facile. Tutto troppo facile. Questa Tenana è ancora in modalità cannibalismo e lascia alle avversarie solo le briciole. Una schiacciasassi anche contro il Catania. La corsa verso la serie B continua. Sempre con la testa dentro al carro armato per percorrere un fronte di battaglia ancora lungo. Ma un ruolino così, per Bari e Avellino, può essere solo un elemento scoraggiante.

Il tabellino.

TERNANA (4-2-3-1): Iannarilli; Defendi, Boben, Kontek, Mammarella (9’st Frascatore); Paghera (1’st Damian), Salzano; Partipilo (23’st Peralta), Falletti (31’st Torromino), Furlan (9’st Suagher); Vantaggiato.

In panchina: Vitali, Laverone, Russo, Celli, Proietti, Ferrante, Raicevic. Allenatore: C.Lucarelli.

CATANIA (3-4-2-1): Confente; Giosa (1’st Pinto), Silvestri, Tonucci; Calapai, Welbeck, Dall’Oglio, Zanchi (18’pt Di Piazza); Manneh (17’st Sales), Golfo (31’st Maldonado); Sarao (31’st Reginaldo).

In panchina: Santurro, Albertini, Lo Duca, Claiton, Rosaia, Izco, Vrikkis. Allenatore: G.Raffaele.

Arbitro: Feliciani (Teramo).