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Il diesse Leone ora si gode la sua Ternana

Il direttore sportivo parla al quotidiano Il Messaggero. “Tutto nasce dal mio arrivo di due anni fa. Falletti? Lo abbiamo saputo attendere”.

la Ternana di oggi, la mentalità di Cristiano Lucarelli, il profilo basso, i frutti di un lavoro cominciato due anni fa. Con un pensiero rivolto all’avvocato Massimo Proietti. Il direttore sportivo rossoverde, Luca Leone, parla al quotidiano Il Messaggero, sulle pagine di sport dell’edizione dell’Umbria. Un colloquio a tutto tondo, sul momento attuale della squadra e anche su come la società ha messo le basi per tutto questo.

PARTE DA LONTANO. Parlando con Il Messaggero, Leone ricorda che la Ternana di quest’anno è in realtà il frutto di qualcosa che è cominciato al suo arrivo a Terni. “Un processo continuo – dice – in cui squadra e società crescono di pari passo, fino ad arrivare a una situazione in cui sbagliano il meno possibile, visto che nel calcio vince chi sbaglia di meno“. Eppure, all’inizio non tutto era rose e fiori. “Quando sono arrivato, abbiamo passato i mesi successivi con più cambi di allenatore. Le cose, inutile negarlo, sono andate male“. Poi, però, è arrivato il lavoro per la stagione  successiva cambiando molto ma tenendo alcuni elementi, fino alla stagione attuale con un nuovo allenatore e con un gruppo riconfermato quasi in blocco e potenziato da alcuni acquisti mirati.

FALLETTI, LUCARELLI E LA MODESTIA. Tra questi acquisti, c’è stato Cesar Falletti, già cercato invano a gennaio 2020. “Abbiamo atteso, per prenderlo, il momento giusto.  Con lui, ci sentivamo anche durante il lockdown. Nel calcio e nel mercato, si opera senza fretta, con le idee chiare e mai di pancia“. Il resto, lo fa il lavoro di Lucarelli, “che ha portato un cambio di approccio, un nuovo modo di pensare e un’identità precisa alla squadra“. Profilo basso anche da Leone: “Conosciamo le insidie del campionato e abbiamo avversarie che non molleranno. Cali di tensione, sarebbero deleteri“. Un pensiero anche ai tifosi: “Peccato che non possano essere sugli spalti. Mancando loro, manca il sapore“.

IL RICORDO DI PROIETTI. Un pensiero rivolto anche a Massimo Proietti, il legale della società strappato alla vita dal covid. Leone sa cosa significhi perdere per colpa del virus una persona cara, avendo perduto il padre in primavera: “Ci sono passato e so cosa si prova. Abbraccio la famiglia, la moglie e il figlio. Perdiamo un professionista straordinario e un uomo che aveva tanto entusiasmo“.

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