Dopo otto mesi e mezzo la Ternana torna a vincere al Liberati esprimendo a tratti anche un buon gioco fatto di scambi sullo stretto e cambi gioco di prima. Ottima prestazione di Palumbo che ha dimostrato di sapersi integrare con Proietti che sta tornando sui suoi soliti livelli.
Ci si attendeva il riscatto e riscatto è stato! La Ternana finalmente ha ritrovato il gusto della vittoria davanti al pubblico amico, solo 541 biglietti staccati dei 1000 disponibili, guadagnandosi a fine partita calorosi applausi. Contro il Potenza non ha ripetuto il primo tempo di Avellino; ha iniziato attaccando in modo veemente, sorretta da due autentiche colonne come Falletti e Palumbo che hanno fatto il bello ed il cattivo tempo per tutto il match con il doriano che lo ha fatto con più continuità. A proposito, i due sono stati capaci di due numeri di altissima scuola calcistica ovvero la galoppata di 30 metri con relativi dribbling ai danni degli avversari di Palumbo in occasione del primo gol e il tunnel e relativa conclusione di Falletti, ” rimproverato ” scherzosamente per troppi preziosismi da Lucarelli.
Complessivamente, però, tutti hanno dato un buon contributo compreso Frascatore, un esordio ottimo con crampi il suo, Rajicevic che ha lottato con ardore su tutto il fronte offensivo spizzando palloni per i compagni e Boben che, oltre ad aver apportato agonismo, solidità e fisicità in difesa, si è tolto anche la soddisfazione di aver realizzato il secondo gol, quello che ha dato più tranquillità alla squadra rossoverde. Insomma, una buona Ternana per un Lucarelli, però, e fa bene, che pretende di più dalla sua squadra, dai suoi ragazzi. Lui crede ciecamente nel valore della compagine sul piano tecnico ma ancora, forse, teme le cadute mentali, quelle motivazionali che sono quelle che poi, secondo i suoi concetti, fanno la differenza. Sono quelli i suoi timori ed è per questo che anche nelle dichiarazioni del post partita ha sottolineato di non essere del tutto soddisfatto della prestazione della squadra.
Troppi elogi, troppo entusiasmo non contribuiscono a mantenere alto il livello di concentrazione e lo spirito giusto per affrontare una partita ed una trasferta difficile come quella di Catania di mercoledì prossimo. Del resto la partita con il Potenza non ha evidenziato solo rose e fiori; a dire il vero qualche neo, su tutti il palo colpito da Cianci, c’è stato ma è come trovare l’ago in un pagliaio. Qualche uscita con qualche errore di misura che poteva far ripartire pericolosamente il Potenza e qualche imprecisione in fase di ripartenza al momento del passaggio decisivo. Sul fronte delle note liete, poi, c’è stato sul finale, oltre al ritorno di Ferrante, il collaudo del 3-4-3 deciso da Lucarelli per controbilanciare la mossa di Mario Somma passato a giocare davanti con la coppia di attacco Cianci–Salvemini. E non è andata assolutamente male! Un’opzione in più per il tecnico rossoverde nel caso in cui se ne presentasse la necessità. È vero, una rondine non fa primavera ma l’aver visto la Ternana vincere in modo autorevole e uscire tra gli applausi dei tifosi, anche se pochi, è stato davvero piacevole!
