Il direttore sportivo rossoverde parla al Corriere dell’Umbria: “Nessuna programmazione possibile a lungo periodo, penalizzati i club virtuosi”
Dalle colonne del Corriere dell’Umbria, il direttore sportivo Luca Leone entra a gamba tesa sulla riforma delle rose, ridotte dalla Lega Pro a 22 giocatori: “La Ternana ha una proprietà solida e ambiziosa, noi non avremo problemi ad affrontare questa situazione, ma altri pagheranno pesante dazio“, spiega.
NO PROGRAMMAZIONE. Leone ci va giù pesante: “La riforma mi sembra assurda per molteplici motivi. In primo luogo è in antitesi con quella dello scorso anno, dunque impedisce ogni tipo di programmazione nel medio-lungo periodo. Inoltre complica le trattative di mercato mettendo in difficoltà i club come il nostro, evidentemente e paradossalmente colpevoli di aver patrimonializzato mediante contratti pluriennali”
GIOVANI NON AIUTATI. Negativo anche il giudizio sulla gestione dei giovani: “Per giunta, non agevola affatto i giovani,anzi ne ostacola l’impiego, visto che inquadra i ventenni come over. Fra l’altro questi calciatori ed i loro quasi coetanei 1998 e 1999, sono over in riferimento alla composizione degli organici ma under rispetto al minutaggio”
PENALIZZATO CHI INVESTE. E conclude: “Questa situazione viola qualsiasi criterio meritocratico e alllontana irrimediabilmente la serie C dal resto del calcio professionistico: ne traggono vantaggio solo le società che cercando di fare calcio senza investire, che non vogliono o non possono spendere, si affidano a ragazzini del vivaio o presi in prestito gratis”